«In 7 mesi di attività l' ospedale dei Castelli ha raggiunto numeri di produzione e una qualità delle performance di assistenza assolutamente ragguardevoli, che dimostrano come tutta l'azienda abbia messo in campo una resilienza, una capacità di adattamento al nuovo e un'abilità organizzativa davvero eccezionali. Questo è ciò di cui la Asl Roma 6 e il Sistema sanitario regionale sono capaci», ha affermato Narciso Mostarda, direttore generale della azienda sanitaria dei Castelli e del Litorale a sud di Roma.
Di tutti i pazienti che hanno effettuato un accesso in Pronto soccorso presso l' ospedale dei Castelli - riferisce una nota - circa il 20% sono risultati residenti in comuni non afferenti all'Asl Rm6, mentre l'80% sono risultati residenti nel territorio dei Castelli romani.
Questi dati evidenziano non solo che l' ospedale dei Castelli ha arginato il fenomeno della migrazione sanitaria, ma che il nuovo nosocomio è già diventato, a meno di un anno dalla sua attivazione, un polo di attrazione anche per i cittadini dei territori limitrofi. Mostarda ritiene inoltre «doveroso smentire quanto affermato nei giorni scorsi da alcune note stampa: solo il 7% dei pazienti arrivati al Pronto soccorso dell' ospedale dei Castelli è stato trasferito presso strutture accreditate con il Servizio sanitario regionale. Il 55% è stato dimesso a domicilio, il 12% è stato avviato a percorsi di cura ambulatoriali e oltre il 10% è stato ricoverato presso le unità operative dello stesso ospedale dei Castelli».
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