Gran parte dei rifiuti proviene anche dai canali che sfociano sulla costa: le piene degli ultimi giorni hanno trascinato fino al mare il risultato di mesi e mesi di scempi ambientali, visto che i corsi d’acqua vengono spesso utilizzati da aziende e semplici cittadini per liberarsi dei rifiuti che non possono essere smaltiti attraverso il sistema del porta a porta. «Per molte volte – spiega Valentina Braccia dell’associazione Creature del mare – abbiamo effettuato pulizie manuali dell’arenile come volontari. Sforzi vani, senza interventi concreti da parte delle autorità e amministrazioni». C’è anche un esposto firmato la scorsa settimana dal consigliere di opposizione di FdI Maurice Montesi che chiede di intervenire con urgenza. Di certo questo stato di degrado e abbandono scoraggia quanti, approfittando di uno spiraglio di sole, decidano di fare una passeggiata in riva al mare.
Il Comune a guida M5S ha fatto sapere che ha già chiesto alla ditta che si occupa della nettezza urbana di avviare la pulizia straordinaria dell’arenile. I tempi non saranno brevissimi, visto che per giovedì gli operatori ecologici rutuli incroceranno le braccia non avendo ricevuto le ultime due mensilità da Igiene urbana, la società che opera in regime di proroga da ormai due anni. Insomma, si farà fatica anche solo a garantire il lavoro ordinario. A inizio dicembre la ditta è intervenuta già per un’altra bonifica straordinaria a via Pavia, strada trasformata in discarica tanto da impedire la circolazione anche alle auto dei residenti. Sono stati portati via quintali di rifiuti ingombranti che ostruivano il passaggio, ma dopo pochi giorni la situazione è tornata nuovamente critica.
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