Roma, choc all'Appio: aggredito e legato in cantina, poi i banditi gli svaligiano casa

Roma, choc all'Appio: aggredito e legato in cantina, poi i banditi gli svaligiano casa
di Marco De Risi
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Venerdì 30 Ottobre 2020, 13:08

Serata di terrore per un pensionato che si è visto sequestrare da tre banditi nel suo garage condominiale all'Appio. L'uomo, 68 anni, stava nella sua cantina in via Giacomo Costamagna, quando ha visto entrare tre individui armati di pistola. Non ha provato neanche a reagire considerato che i tre erano amati. Eppure i banditi non si sono fermati. L'hanno stordito con il calcio dell'arma alla testa. Così l'uomo ha perso per qualche secondo i sensi ed intanto i rapinatori l'hanno legato mani e piedi. Si è trattato di un piano studiato nei particolari, i malviventi hanno preso da una tasca della vittima, le chiavi di casa e così sono andati a rubare nell'abitazione. L'uomo vive solo e, quindi, il piano dei banditi si è concluso come loro volevano. Nessuno ha dato l'allarme prima che loro finissero di ripulire casa. I rapinatori hanno aperto la porta dell'appartamento con le chiavi prese all'uomo stordito e legato, e così sono passati all'azione. Hanno messo a soqquadro la casa prendendo orologi preziosi ed altri valori per oltre 20.000 euro. Sono stati nella casa circa una mezz'ora poi sono fuggiti con il bottino.

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A dare l'allarme è stato il proprietario di casa una volta che è riuscito a liberarsi. Non è stato facile, per levarsi i legacci ha impiegato oltre un'ora. Poi, è riuscito a trovare il coraggio di uscire dalla cantina condominiale e dare l'allarme. Quando i banditi gli hanno tolto le chiavi di casa lui ha avuto la matematica certezza che avrebbero saccheggiato l'appartamento. L'uomo, stanco ed in preda al panico, ha chiamato la polizia che è arrivata nel giro di pochi minuti. Sul posto è arrivato anche il personale di un'ambulanza che ha visitato la vittima. L'uomo è stato trovato solo spaventato ma in buone condizioni. Alcune pattuglie della polizia si sono messe alla ricerca dei tre individui che sono riusciti ad allontanarsi ma la battuta non ha dato l'esito sperato: i tre sono riusciti a fuggire. «Ero nel mio garage condominiale - ha detto la vittima della rapina alla polizia - quando ho visto entrare quei tre. Devono essere romani, non parlavano un accento straniero. Hanno agito in modo molto aggressivo. Io mi sono messo alla parete con le mani in alto: appena ho visto la pistola. Invece uno dei tre mi ha colpito alla testa con la rivoltella. Ho perso i sensi. Ma loro non si sono accontentati mi hanno legato bloccandomi le mani con delle fascette di plastica, quelle da idraulico». L'uomo ha raccontato nei particolari alla polizia quello che ha subito. Per gli investigatori si dovrebbe trattare di un colpo studiato nei minimi particolari e molto probabilmente c'è la figura di un basista.
 

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