Roma, ad Appio Claudio giù 30 pini. I residenti: «È colpa della ciclabile». Il Municipio: «C'era un rischio crollo»

Roma, ad Appio Claudio giù 30 pini. I residenti: «È colpa della ciclabile». Il Municipio: «C'era un rischio crollo»
di Laura Bogliolo
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Lunedì 23 Novembre 2020, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 21:33

LA POLEMICA
Due anziani hanno aspettato ore ascoltando il rumore delle motoseghe per poter raccogliere qualche ramo di quei pini che hanno fatto la storia di un piccolo angolo della città. Siamo a Cinecittà, in viale Appio Claudio, la strada di accesso al parco degli Acquedotti che da qualche giorno ha cambiato volto. Sono stati abbattuti 30 pini, «avevano sessant'anni, erano parte della storia del quartiere» sottolinea Michele Soldovieri, residente da vent'anni che ha scritto una lettera di protesta al Messaggero parlando di «scempio». Ha provato in tutti i modi a ottenere risposte formali sul perché quei pini siano stati spazzati via. «Vorrei sapere se la Sovrintendenza paesaggistica ha dato il consenso e se c'è stata una analisi attenta degli agronomi, possibile - chiede - che i pini fossero tutti malati?». Poi lancia la provocazione: «Li hanno abbattuti perché al loro posto devono costruire una pista ciclabile». «Oggi - ha scritto il 21 novembre Michele - i residenti di viale Appio Claudio non hanno potuto celebrare la giornata nazionale dell'albero, perché i maestosi pini domestici che costeggiavano il viale sono stati tutti abbattuti due settimane fa, al fine di permettere la costruzione di una pista ciclabile».

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I DUE SCHIERAMENTI
Lo skyline della strada è cambiato, molti residenti protestano per quegli abbattimenti giudicati «brutali».

Altri romani però anche ieri sottolineavano la pericolosità di quei pini che hanno subito diversi crolli, durante l'ultima nevicata, ma anche in tempi più recenti. Massimo, residente da anni, mostra le foto dell'enorme pino precipitato dopo i fiocchi di neve e spiega: «Poco tempo fa ho dovuto chiamare i vigili del fuoco per un albero pericolosamente inclinato, alla fine i vigili lo hanno tagliato perché considerato a rischio crollo». «Quei pini - aggiunge Aldo, un altro storico residente - avevano sollevato il marciapiede sul quale molte persone sono cadute». Residenti divisi in due schieramenti insomma, nessun plebiscito. La combattiva Anna Maria Turnaturi, presidente del coordinamento Salviamo Giulio Agricola, dice: «Vogliamo vedere la relazione degli agronomi. La ciclabile? Assurda, ce ne è già una su viale Giulio Agricola, toglierà parcheggi e restringerà la strada, vogliamo anche vedere il nuovo progetto sulla strada che oggi ormai è irriconoscibile».

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UN MILIONE DI EURO
Monica Lozzi, presidente del VII Municipio, e Salvatore Vivace, assessore ai Lavori pubblici e alla Mobilità ribattono: «I pini sono stati abbattuti solo perché erano a rischio crollo, di schianti ce ne sono stati molti dopotutto, abbiamo consultato la Sovrintendenza e abbiamo la relazione degli agronomi, su viale Appio Claudio, inoltre, è in corso un progetto di restyling da un milione di euro: amplieremo i marciapiedi, da una parte ci saranno mattoncini rossi, dall'altra cemento stampato che ricorda l'antico percorso dell'Appia Antica, alla fine dei lavori verranno ripiantumati gli alberi indicati dal Dipartimento Ambiente, abbiamo consultato residenti e commercianti, ci sarà una pista ciclabile con sede protetta che si ricollega a quelle di via Tuscolana e via Lemonia». Il Municipio parla di un restyling che trasformerà la strada in una «boulevard» per l'accesso al parco degli Acquedotti, il manto stradale rifatto ovviamente e, insomma, non c'è nella maniera più assoluta alcun collegamento tra il taglio degli alberi e la creazione della pista ciclabile. Ma le polemiche non si placano.

 

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