Anzio, in fuga sulla Nettunense alla guida di un’auto rubata

Anzio, in fuga sulla Nettunense alla guida di un’auto rubata
di Antonella Mosca
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Venerdì 11 Dicembre 2020, 11:59

Collezionava Fiat Abarth, una smontata in casa da cui asportare i pezzi, e l’altra rubata - alla quale aveva applicato le targhe della prima - con cui scorrazzava per Anzio e Nettuno, M.F., il 37enne di Anzio denunciato dal locale Commissariato di Polizia per riciclaggio e guida senza patente. O meglio per guida con patente ritirata, dato che i carabinieri di Anzio lo avevano sorpreso circa un mese fa con qualche dose di stupefacenti. Malgrado ciò continuava imperterrito nelle sue scorribande guidando da pericolo pubblico, tanto che in varie occasioni quell’auto era stata segnalata in zona. Ma lui era sempre riuscito a farla franca. Finché ha fatto l’ennesimo sorpasso pericoloso sulla Nettunense, senza accorgersi di avere dietro - a poca distanza - una Volante del Commissariato che lo ha subito bloccato. Per M.F. sono scattati controlli, denuncia e multe plurime per 3.000 euro. Evidentemente l’Abarth per lui è una passione. Ne aveva acquistata una tempo fa poi l’altra, quella su cui è stato fermato, che invece è risultata rubata. Si tratta di un tipo di auto definita da una scheda tecnica come una “piccola bomba scattante e attaccata all’asfalto” con “un motore sovralimentato, assetto ribassato e sospensioni irrigidite”. Insomma l’ideale per il trentasettenne, che aveva scambiato le strade di Anzio e Nettuno per un autodromo dove lanciarsi ad alta velocità. “Ieri una nostra Volante - spiegano al locale Commissariato di Polizia - ha intercettato la vettura sulla Nettunense verso le 10.30, mentre faceva un sorpasso azzardato ad alta velocità su un tratto con striscia bianca continua.

Gli agenti hanno subito segnalato all’uomo alla guida di fermarsi, ma lui ha accelerato cercando di far perdere le proprio tracce”.

Momenti di suspance sulla Nettunese, dove è scattato l’ inseguimento ma gli operatori - come dicono in Commissariato “professionalmente e senza mettere in pericolo gli altri utenti della strada, procedevano al fermo dell’uomo”. Primo controllo, quello dei documenti e del telaio. Così si scopre che sull’auto era stata montata una targa diversa rispetto a quella di immatricolazione del veicolo. Spiegazione del guidatore: aveva a casa un’altra automobile uguale, che non funzionava più, quindi aveva messo le targhe “legali” sul nuovo acquisto. Peccato, però, che si trattasse di un’ Abarth rubata, di cui poi è stato individuato il proprietario. M.F. pensava di non dare nell’occhio proprio perchè girava con la sua targa, registrata alla Motorizzazione Civile. Nella sua casa in effetti gli agenti hanno trovato l’auto cannibalizzata. Al termine degli accertamenti M.F è stato denunciato. 

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