Roma, anziana cade dalla sedia nella Rsa e muore dopo il ricovero: aperta un'inchiesta

Roma, anziana cade dalla sedia nella Rsa e muore dopo il ricovero: aperta un'inchiesta
di Giuseppe Scarpa
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Sabato 7 Novembre 2020, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 10:48

Un'anziana ospite di una Rsa a Marino cade da una sedia a rotelle, si ferisce gravemente e muore. Non è servito il ricovero d'urgenza all'ospedale San Camillo per salvarle la vita. Per questo gli inquirenti vogliono vederci chiaro. In procura il pubblico ministero Luigia Spinelli ha aperto un fascicolo per adesso a carico di ignoti per il reato di omicidio colposo. Oggi è stata disposta l'autopsia mentre sono state sequestrate le cartelle cliniche.

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La storia

Adesso gli investigatori devono verificare le accuse contenute nella denuncia.

L'anziana era ricoverata in una struttura a Marino, paese alle porte di Roma. In pratica, il 4 novembre, si sarebbe mossa senza sorveglianza del personale all'interno dell'edificio. La caduta sarebbe stata accidentale. È da chiarire come la donna sia rovinata a terra.

Ad ogni modo l'anziana, priva di sensi, è stata ritrovata dal personale della residenza sanitaria assistenziale (Rsa) e le condizioni sono apparse subito gravi: distesa sul pavimento con la sedia ribaltata accanto al corpo.
Immediatamente è stato chiamato il 112. Il numero unico di emergenza ha allertato un'ambulanza. I sanitari sarebbero arrivati in tempi rapidi. Tuttavia la donna, vista anche l'età, 83 anni, è parsa fin da subito in una condizione estremamente critica.


In ospedale la paziente è arrivata in fin di vita. Nel frattempo i parenti erano stati allertati. Al San Camillo i medici avrebbero fatto di tutto per cercare di salvare la donna. Ma l'anziana è deceduta il 5 novembre. I familiari scioccati per l'epilogo tragico hanno poi stabilito di sporgere denuncia dopo aver appreso la dinamica dell'incidente.

L'indagine

Adesso gli investigatori dovranno ricostruire con dovizia di particolari ciò che è accaduto. La donna sarebbe stata realmente sola nel momento in cui è caduta, come sostengono i denuncianti? Di sicuro se questa ipotesi dovesse essere confermata dagli inquirenti vi sarebbero maggiori responsabilità in capo a chi era incaricato di esercitare un controllo sulla 83enne.

Tuttavia pesanti responsabilità non verrebbero meno anche nel caso in cui la donna fosse caduta dalla sedia a rotelle in presenza di un operatore.

Intanto le forze dell'ordine sentiranno, nei prossimi giorni, il personale della Rsa a sommarie informazioni. A loro verrà chiesto se, come accusano i parenti della 83enne, la donna si trovasse effettivamente da sola.
Oltre ai sanitari sarà indispensabile per chi indaga, al fine di comprendere al meglio la dinamica della caduta, disporre della relazione dell'esame autoptico. Il medico legale fornirà al pubblico ministero Spinelli un primo resoconto già lunedì. Mentre per il lavoro completo bisognerà attendere una sessantina di giorni.
 

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Il dubbio che si stesse scoperchiando il vaso di Pandora ha preso a diffondersi mercoledì mattina. Il 4 di novembre, mentre il Dpcm aveva ormai assunto una forma definitiva, i numeri che avrebbero dovuto alimentare l'algoritmo - la formula con i famosi 21 indici a cui è demandata la responsabilità di "colorare" l'Italia dividendola in fasce di rischio - tardavano ad arrivare.


 
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