Antonella e Lorena morte in un incidente d'auto a Roma. Il Papa ai genitori: «Fatevi forza»

Un mese lo schianto in macchina contro un albero, l'incontro durante l'udienza di ieri

Antonella e Lorena morte in un incidente d'auto a Roma. Il Papa ai genitori: «Fatevi forza»
di Alessia Marani
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Giovedì 20 Gennaio 2022, 07:07 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 22:58

«Dio non sbaglia, se Dio ha voluto questo ci sarà una ragione. E nella forza della preghiera magari troverete una risposta, quella pace interiore per potere continuare ad andare avanti». Papa Bergoglio, ieri mattina, al termine dell'udienza generale in Vaticano è andato incontro personalmente ai genitori di Antonella e Lorena Flores Chevez, le due sorelle di 23 e 19 anni, morte un mese fa esatto, era il 19 dicembre, in un terribile incidente stradale lungo via Cilicia, in zona San Giovanni. Ha benedetto le immagini delle due ragazze, si è soffermato per qualche parola di conforto, facendo riferimento alla figura di San Giuseppe per il dolore che hanno i genitori nel perdere un figlio. «Il Papa ci deve avere riconosciuto quando ha visto che tendevamo verso di lui le foto delle nostre figlie e si è fatto avanti come un raggio di sole», ricorda Luis Flores, giornalista impegnato nella conduzione del canale Tv Sentir Latino con la estrema dignità e compostezza che gli è propria. Con lui la moglie, Maria Chevez che quella maledetta notte ha aspettato invano, sveglia e in piedi come tutte le mamme fanno, il ritorno a casa delle uniche figlie uscite la sera prima per festeggiare la laurea di un'amica.
LA SPERANZA
Luis racconta che «Papa Francesco era commosso» ed è sicuro che «era ben informato della tragedia che ha sconvolto la nostra famiglia». Poi quelle parole che non potrà mai dimenticare: «Per noi che siamo credenti, è un messaggio di grande speranza che porteremo nel cuore».

A far sì che il papà e la mamma di Anto e Lorena potessero prendere parte all'udienza del pontefice, è stata l'intermediazione dell'ambasciatore colombiano presso la Santa Sede, Jorge Mario Eastman Robledo, rimasto molto impressionato dalla vicenda delle due sorelle, la cui vita si è spezzata a bordo della loro Peugeot finita contro un platano dopo una curva.

Due ragazze semplici, belle, studiose e con il sogno di cambiare il mondo aiutando l'ambiente. Quanti sacrifici dei genitori arrivati in Italia per non fare mancare loro nulla. Quel che non è mai mancato alle ragazze e che non mancherà mai loro, è stato soprattutto l'amore della famiglia, degli amici e della comunità latinoamericana che ieri pomeriggio alle 18 si è riunita nella chiesa di San Felice da Cantalice a Centocelle, il loro quartiere, per ricordarle nel trigesimo.

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Luis e Maria parlano ancora, emozionati, dell'incontro speciale avuto e della coincidenza che il mercoledì di dialogo sia coinciso proprio con il primo mese «dalla partenza delle nostre ragazze». Di fronte al dolore, alla ricerca di un perché della famiglia, Bergoglio ha ripetuto di cercare il «conforto» e una serena «rassegnazione» nella preghiera. Poi un sorriso, il dono più grande. «Sua Santità, noi pregheremo anche per la sua salute, gli abbiamo detto, lui ci ha sorriso». Intanto oggi l'avvocato Lino Mancini che assiste la famiglia incontrerà il pm titolare delle indagini sulla morte delle due sorelle. Il dubbio dei genitori è che un ostacolo improvviso, un animale, addirittura un cinghiale o una manovra pericolosa di qualcuno che le seguisse intenzionalmente, possa avere fatti perdere il controllo della vettura ad Antonella, una ragazza «che era prudente». Ma non ci sarebbero evidenze, al momento, raccolte della polizia locale.

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«Attendiamo - dicono i familiari - altri elementi, a partire dalle immagini delle telecamere presenti in zona e le testimonianze del personale sanitario e dei primi soccorritori». Martedì è stata depositata la perizia medico legale (non si è svolta una vera e propria autopsia) da cui si potrà capire se le ragazze avessero bevuto.

 

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