Truffa sulla benzina all'Ama, Raggi: «I netturbini colpevoli pagheranno»

A sinistra un camion Ama. A destra la sindaca di Roma Virginia Raggi
di Lorenzo De Cicco
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Mercoledì 22 Luglio 2020, 21:33

La sindaca Virginia Raggi interviene sull’ultima maxi-truffa all’Ama svelata oggi dal Messaggero. Venti netturbini sono sotto indagine interna per avere sfruttato come un bancomat le carte carburante aziendali. L’accusa è di avere effettuato centinaia di transazioni per rifornimenti inesistenti (a volte il “pieno” risultava erogato addirittura a mezzi guasti, mai usciti dai garage) per poi dividere il prezzo dello scontrino con i benzinai compiacenti. «Alcuni netturbini di Ama avrebbero sfruttato le carte carburante a loro disposizione addebitando all’azienda il costo di rifornimenti mai avvenuti o non utilizzati per ragioni di lavoro - ha scritto Raggi su Facebook - È uno schiaffo in faccia ai tanti dipendenti che lavorano onestamente. E non solo: questi “furbetti”, se così fosse, avrebbero rubato direttamente dalle tasche dei romani».

Roma, l'ultima truffa dei netturbini: incassano i soldi della benzina

Da qui la promessa della sindaca: «Chi sbaglia paga. Qualche tempo fa - scrive ancora Raggi - avevamo ‘beccato’ un dipendente che rubava gasolio dai serbatoi aziendali. Era stato denunciato, sospeso e sanzionato. Adesso sono 20 i dipendenti di Ama sui quali sono in corso le verifiche interne. State certi che eventuali colpevoli pagheranno anche questa volta».
 

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