Monte Compatri, allarme Tari: uno su tre non la paga

Monte Compatri, allarme Tari: uno su tre non la paga
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Sabato 19 Gennaio 2019, 11:37
A Monte Compatri il 30 per cento delle utenze domestiche e commerciali non paga correttamente la Tassa sui Rifiuti e ha posizioni debitorie verso l’amministrazione comunale. Secondo i dati resi pubblici dal Comune, 1.700 utenze su 5.100 devono corrispondere arretrati sulla Tari. L’amministrazione comunale ha già inoltrato le ingiunzioni di pagamento e spera di scoprire eventuali nuovi evasori. Questa situazione sicuramente influisce sulla formazione di continue discariche. Da considerare però, che la maggior parte dei rifiuti si addensa lungo la via Casilina, strada percorsa da automobilisti provenienti da diversi paesi e non tutte le colpe sarebbero da addossare agli abitanti di Monte Compatri.
Nei giorni scorsi Francesco Ferri, consigliere del Pd, ha presentato un reportage fotografico sulla situazione dei rifiuti sia in città che in periferia accusando l’amministrazione di centrodestra di inefficienza e di mancanza di controlli. Bassa anche la percentuale della raccolta differenziata che raggiunge solo il 52 percento.
«Gli esponenti della minoranza – dice Sabrina Giordani, assessore all’Ambiente - creano falsi allarmismi dando notizie infondate, ignorando i fatti. È vero, la percentuale di raccolta differenziata supera appena i 52 punti. Sistematicamente puliamo le discariche abusive sul territorio comunale. Solo nel 2018, sono 8 gli interventi di bonifiche effettuati per un impegno di spesa di circa 23mila euro». A dettaglio della dichiarazione il Comune rende noti alcuni degli interventi effettuati; la pulizia del fosso all’altezza di via Acqua Felice, la rimozione dell’amianto in via Oberdan e a San Silvestro, le bonifiche in via Santa Maria le Quinte e via Fontana delle Cannetacce.
Giordani rigetta l’accusa sulla carenza dei controlli: «Dal luglio 2017 alla fine dello scorso anno sono stati circa 200 gli accertamenti effettuati dagli operatori ambientali, con l’ausilio del comando della Polizia locale, sulla raccolta eseguita in maniera scorretta». Il consigliere Ferri, però ha chiesto l’istallazione di foto trappole per individuare i colpevoli e l’attivazione della tariffa puntuale per invogliare tutti a pagare. Sia la maggioranza che le opposizioni sperano che la situazione possa migliorare quando sarà aperto l’eco–centro situato proprio in una traversa interna di via Casilina. L’assessore fa sapere che «L’isola ecologica è pronta oramai da mesi, ma aspettiamo risposta dall’ente deputato al collaudo. Infine, a breve pubblicheremo il nuovo bando per il servizio di tutela ambientale, che prevede la consegna dei sacchetti per organico e indifferenziato e punta all’applicazione della tariffa puntuale per premiare atteggiamenti virtuosi degli utenti».
 
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