«Condannare l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a cinque anni di carcere». È la richiesta della Procura di Roma nel processo che vede imputato l'ex ministro per corruzione e finanziamento illecito in uno dei filoni dell'inchiesta sul Mondo di Mezzo. Secondo l'accusa, Alemanno, tra il 2012 e il 2014 avrebbe ricevuto oltre 220 mila euro mila euro per compiere atti contrari ai doveri del suo ufficio. I soldi, in base all'impianto accusatorio, sarebbero giunti da Salvatore Buzzi in accordo con Massimo Carminati e sarebbero stati versati alla fondazione Nuova Italia, presieduta proprio da Alemanno.
Alemanno: io innocente. «Lunedì gli avvocati della difesa risponderanno ad un teorema accusatorio che appare esasperato e contraddittorio. Da parte mia posso solo ribadire la mia completa innocenza.»Lo afferma Gianni Alemanno in risposta alla richiesta del pm di condannarlo a 5 anni in merito all'inchiesta sul mondo di mezzo.
La requisitoria del pm. Nel corso della requisitoria, durata circa 6 ore, il pm Luca Tescaroli ha affermato che l'ex primo cittadino è stato «l'uomo politico di riferimento dell'organizzazione Mafia Capitale all'interno dell'amministrazione comunale, soprattutto, in ragione del suo ruolo apicale di sindaco. Inserito al vertice del meccanismo corruttivo - ha detto Tescaroli - ha esercitato i propri poteri e funzioni illecitamente e curato la raccolta delle correlate indebite utilità, prevalentemente tramite terzi propri fiduciari per schermare la propria persona. Gli uomini di fiducia, indagati e alcuni anche condannati in Mafia Capitale, sono stati proiezione della persona di Alemanno, che ha impiegato per la gestione del proprio potere, e si sono interfacciati con gli esponenti apicali di Mafia Capitale, suoi corruttori (Buzzi e Carminati)».
In base all'impianto accusatorio, Alemanno ha sostanzialmente «venduto» la sua funzione anche con l'ausilio «del fidato Franco Panzironi, parimenti corrotto», al «sodalizio criminale Mafia Capitale» che «è riuscito a ottenere il controllo del territorio istituzionale di Ama spa, società presieduta dal Comune di Roma, incaricata di pubblico servizio, ente aggiudicatore di appalti, target privilegiato dell'organizzazione». E ancora: Alemanno «ha consentito di porre le strutture del suo ufficio, di Ama Spa e di Eur Spa a disposizione di Buzzi e di Carminati».
Mafia Capitale, chiesti 5 anni per Alemanno: «Era politico di riferimento». L'ex sindaco: «Io innocente»

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Venerdì 8 Febbraio 2019, 16:48
- Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 16:18
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di Fernando Maria Magliaro
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