Alberi, potature sbagliate: dal Verano all'Aventino ecco i nuovi casi sospetti

Alberi, potature sbagliate: dal Verano all'Aventino ecco i nuovi casi sospetti
di Camilla Mozzetti
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Venerdì 15 Marzo 2019, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 16:54

A pochi passi dall'ingresso del cimitero del Verano i grandi pini sono quasi tutti spariti e sulla via Tiburtina restano i tronchi mozzati e i rami ancora da raccogliere. Dopo i crolli dello scorso inverno per via della neve e del gelo, il dipartimento Ambiente ha disposto l'abbattimento di «12 alberi, compresi quelli che spiega l'assessore al verde del II Municipio, Rino Fabiano non ne avevano bisogno». E lo stesso è accaduto in via di villa Chigi: su 12 pini 9 sono stati rasi al suolo e non tutti erano compromessi dalle malattie o rischiavano di crollare. Situazioni analoghe vengono denunciate anche all'Eur.

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Insomma, non c'è solo il Rione Prati dove gli interventi compiuti tra potature e abbattimenti sono finiti al centro di un'inchiesta della Corte dei Conti che ora indaga per capire se le spese, sostenute dall'amministrazione per procedere con i tagli, non siano state inutili poiché compiute su alberature sane e confuse per malate. In via Leone IV per un grosso ramo caduto lo scorso giugno su una macchina (a bordo c'era una donna incinta), il Comune ha avviato e ultimato una serie di interventi abbattendo numerosi alberi. E il dubbio oggi è che siano stati tagliati anche quelli sani. La stessa situazione di incertezza, a detta del I Municipio, si ha in viale Angelico: «Tanti alberi sono stati tagliati, 12 per la precisione spiega l'assessore all'Ambiente, Anna Vincenzoni sapevamo che bisognava intervenire su un numero inferiore, per questo ci chiediamo quale sia stato il criterio seguito dall'amministrazione: perché sono venuti giù anche quelli che non erano stati contrassegnati? Nessuno ci ha ancora fornito una risposta soddisfacente». Proprio l'amministrazione del I Municipio il 31 luglio scorso ha inviato una lettera alla sindaca, all'ormai ex assessore all'Ambiente, Pinuccia Montanari, e per conoscenza al procuratore capo Giuseppe Pignatone e al procuratore generale della Corte dei Conti, Alberto Avoli, chiedendo chiarimenti sull'appalto (da 3,5 milioni di euro) relativo alla sorveglianza, custodia e pronto intervento degli alberi. Ambito tutt'oggi poco chiaro. «Le mancate risposte alle nostre richieste di conoscere gli esiti del monitoraggio e la caduta continua degli alberi ci hanno fatto nascere dei dubbi sulla gestione dell'appalto», spiegano la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi e l'assessore Vincenzoni.



Gli interventi. Di certo si sa tramite un accesso agli atti che nel Centro ad esempio sono state monitorate 7.953 piante ad alto fusto e di queste ne sono state abbattute 157 e potate 188. Il dato è relativo alla scorsa estate ma ancora oggi su centinaia di alberi che insistono nel I Municipio permangono quei segni sui tronchi fatti con la vernice: pallini per indicare le potature (che non sono state però ancora compiute) e croci per gli alberi da abbattere che invece sono tuttora in piedi rispetto a strade rimaste orfane di verde. Qualche esempio? Da viale Aventino a via Andrea Doria, da viale delle Milizie a viale Mazzini e via Crescenzio. La sindaca Raggi intanto pensa ad aprire un tavolo con ministeri e università per studiare un «piano coerente di abbattimenti mirati e ripiantumazioni». Piccolo dato: quando l'amministrazione annunciò le rimozioni degli alberi pericolanti, promise anche nuove piantumazioni bandendo un concorso per l'acquisto di nuove specie arboree da 250 mila euro. A che punto siamo? La media oggi si ferma a un nuovo albero ogni 10 abbattuti.

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