Alberi killer, errori nei "fogli excel" del Comune: così saltano le potature

Alberi killer, errori nei "fogli excel" del Comune: così saltano le potature
di Lorenzo De Cicco
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Venerdì 14 Giugno 2019, 08:34

Capita a tutti di sbagliare un calcolo. Ma la faccenda diventa seria quando la svista, «su un foglio excel», fa saltare l'appalto milionario per potare gli alberi della Capitale, quelli che continuano a venir giù come birilli a ritmi mai visti. Lo dicono i numeri: 200 crolli in questo primo scorcio di 2019, altri 400 precipitati nel 2018. Qualcuno ha fatto di calcolo: +730% rispetto al 2016. Ecco perché anche la sindaca Virginia Raggi ha chiesto agli uffici di dare un'accelerata alla pratica. Che però continua a rimanere impaludata nel limbo della burocrazia comunale. E così la procedura avviata addirittura ad aprile del 2017 - più di due anni fa... - non si riesce ad aggiudicare, mentre sulle carreggiate piovono tronchi e ramaglie al primo acquazzone.

LO SLITTAMENTO
L'ultimo rinvio - come ammette un documento di cui Il Messaggero è in possesso - è dovuto alla «rettifica dei fogli di calcolo excel allegati per ciascun lotto» della maxi-commessa. Insomma una carrellata di sviste a cui porre rimedio. Errori magari banali che però hanno l'effetto di rallentare ulteriormente un appalto che già procede inverosimilmente al rallentatore. Per dire: gli errori di cui sopra risalgono a un verbale firmato e approvato dai tecnici oltre sei mesi fa, «il 6 dicembre 2018», come si legge nelle carte firmate dai vertici della Centrale unica di committenza del Campidoglio, l'ufficio che smista e gestisce quasi tutti gli appalti comunali. Si tratta peraltro di un documento non marginale: era un tassello utile alla «formazione della graduatoria provvisoria e alla proposta di aggiudicazione». Tutto da rivedere, invece. E pazienza per gli automobilisti che si vedono piombare pini e platani sul parabrezza.

TEMPI LUNGHI
La riunione per aggiustare i calcoli è stata convocata proprio per oggi. Ma difficilmente i tempi per assegnare la commessa, secondo fonti che seguono da vicino il Verde comunale, saranno brevi: «L'appalto dovrebbe essere aggiudicato formalmente non prima di settembre, a questo punto». Insomma toccherà passare un'altra estate con la pioggia di frasche e tralci. Appellandosi al meteo, ma non è detto: anche col solleone e senza una nuvola certi tronchi di svariati metri sono venuti giù ugualmente. Come il gigantesco ramo che mercoledì si è schiantato sul marciapiede di via Cingoli, a San Basilio.

I NUOVI FONDI
Raggi stessa, dopo tre anni al governo della Capitale, è ormai spazientita dall'andamento lento nella macchina burocratica. Poche settimane fa, durante una conferenza stampa in Campidoglio, davanti a decine di taccuini e telecamere se l'è presa con i dirigenti che «hanno timore a firmare, soprattutto dopo Mafia Capitale».
Un senso di frustrazione che monta a pensare che i soldi ci sono, in cassa. Ma non si riesce a spenderli. La giunta ha appena varato un appalto da 38 milioni, spalmati su tre anni, per sfrondare cespugli e aiuole. Un'altra sessantina dovrebbe andare agli alberi, sempre in un triennio. L'aumento dei fondi c'è e serve di certo. Se solo qualcuno riuscisse ad aggiudicare un appalto.


 
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