Roma, alberi killer, I municipio: «8mila a rischio, ne hanno abbattuti solo 157»

Roma, alberi killer: il dossier finisce in Procura
di Michela Allegri
4 Minuti di Lettura
Giovedì 14 Novembre 2019, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 10:09

Interventi realizzati in minima parte, alberi indicati come pericolanti mai sfoltiti e lasciati sulle strade. Quasi ottomila segnalazioni, ma solo 157 abbattimenti e 188 potature. Ora il dossier sulle piante killer, che continuano a piovere sulle vie del centro di Roma, finisce agli atti di un'inchiesta della procura. Un'indagine che era stata aperta nei mesi scorsi per verificare se, come si sospetta, ci siano state carenze nella manutenzione dei viali alberati della Capitale, diventati ormai vere e proprie trappole per i cittadini. Il dossier, in particolare, riguarda il centro storico ed è stato depositato a piazzale Clodio - insieme a un esposto - dall'assessore all'ambiente del I Municipio, Anna Vincenzoni. Si ripercorrono le note e gli scambi di mail con l'ex assessore all'ambiente, Pinuccia Montanari e con la sindaca Virginia Raggi, dopo ogni incidente.

LEGGI ANCHE Albero cade a piazza Re di Roma, travolto palo della luce e impianti elettrici. Polizia sul posto

Dopo un accesso agli atti effettuato al Comune di Roma, nel I Municipio si sono accorti che gli interventi effettuati alla fine del 2018 erano stati solo il 4,5 per cento rispetto a quelli che sarebbero stati necessari. Da qui, prima la richiesta di spiegazioni e, poi, l'esposto ai pm, inoltrato anche ai magistrati della Corte dei Conti. Uno dei problemi principali è che gli interventi - pochi - sarebbero stati effettuati quasi sempre dopo la caduta delle piante e quasi mai in modo preventivo. E non sarebbero stati risolutivi: nonostante i lavori di potatura effettuati in alcune strade centrali, passati pochi mesi, si sarebbe assistito ad una nuova pioggia di alberi. Un dato che cozza con quanto avrebbe dovuto prevedere l'appalto di monitoraggio, del valore di 3,5 milioni di euro, partito nel settembre 2017: interventi di «sorveglianza, custodia e pronto intervento».

I CROLLI
Nell'esposto vengono elencati dati e incidenti che hanno messo a soqquadro le strade del centro, in particolare nel quartiere Prati. A partire da Piazza Monte Grappa, il 12 Settembre 2017, quando un pino gigantesco era crollato a poca distanza da una scuola e aveva completamente bloccato la strada. Alla fine del 2018 risultava la potatura di un solo albero in viale Angelico, dove il 7 luglio dello stesso anno un'altra pianta ad alto fusto era finita in terra: solo allora c'era stato un intervento serio di taglio e potatura lungo tutto il viale. Un intervento successivo e non preventivo, appunto. L'elenco è ancora lungo: Lungotevere delle Armi, il 23 Ottobre 2017 cade un albero a Piazza delle Cinque Giornate; Piazza dei Quiriti, il 6 Luglio 2018 crolla un pino.

LEGGI ANCHE Roma, alberi-killer: sul lungotevere c'è il rischio di nuovi crolli

La stessa cosa succede il 17 gennaio 2018 in via Brofferio. E si contano crolli anche nelle vie più prestigiose, da viale Giulio Cesare - 18 giugno 2018, anche in questo caso le potature sono successive al disastro -, a via Settembrini, fino a via Leone IV e piazza Mazzini. Ma gli incidenti proseguono inesorabili anche da Trastevere a Monteverde: il 28 giugno e il 12 Agosto 2017, a distanza di pochi mesi, precipitano addirittura due piante nella stessa zona: viale XXX Aprile. Succede anche in piazza della Libertà il 2 Gennaio 2018 e a Testaccio in piazza Santa Maria Liberatrice. E poi c'è piazza delle Finanze, dove il 18 maggio 2018 un gigantesco pino era crollato a terra, schiantandosi nei giardini aperti al pubblico. L'area all'incrocio con via Volturno, è poco distante dalla stazione Termini. L'elenco, però, non è finito. E proprio per questo ora spetterà agli inquirenti stabilire in cosa siano consistiti esattamente gli interventi di «monitoraggio, sorveglianza, custodia» previsti dall'appalto milionario.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA