Alberi crollati, la beffa: niente rimborsi per i danni. «Colpa solo del maltempo»

Alberi crollati, la beffa: niente rimborsi per i danni «Colpa solo del maltempo»
di Pier Paolo Filippi
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Giovedì 30 Maggio 2019, 15:08 - Ultimo aggiornamento: 15:15

Nessun risarcimento da parte del Campidoglio ai tantissimi cittadini rimasti vittime dei danni, in particolare da crolli di rami e alberi di proprietà del Servizio giardini, provocati dal nubifragio che colpì la città il 29 e 30 ottobre 2018. Dal dipartimento Ambiente di Roma Capitale, come i cittadini danneggiati stanno amaramente constatando, in questi giorni sono partite le lettere di risposta a quanti avevano chiesto un rimborso. Sono 450. «Si ritiene che il sinistro sia attribuibile alla condizione esimente del caso fortuito e/o di forza maggiore», si legge nella breve comunicazione, come racconta un cittadino di Monteverde, che nell'occasione si ritrovò con il tettino della sua Toyota completamente affossato per colpa di una pianta di robinia che aveva ceduto.

«Quando c'è stato il nubifragio ricorda il giovane furono proprio i vigili urbani ad avvertirmi che la mia macchina era rimasta danneggiata. Io mi sono immediatamente attivato e dopo aver fatto fare una perizia dei danni ho avanzato richiesta di risarcimento al dipartimento Ambiente, allegando il verbale della pattuglia della Polizia locale che era intervenuta. Prima hanno chiesto al servizio giardini se quell'albero fosse effettivamente tra quelli in carico al Comune, poi dopo sette mesi mi è arrivata questa risposta. È una beffa vera e propria: se chi ha la proprietà della pianta, in questo caso il Comune, non risarcisce chi viene danneggiato, allora chi tutela i cittadini?».

Come lui, sono tanti i cittadini danneggiati dal nubifragio dell'ottobre 2018, quando Roma visse una giornata di caos legato al maltempo, con allagamenti, alberi e rami caduti, stop della metro A e deviazioni degli autobus, mentre il centralino dei vigili del fuoco andava in tilt per le richieste di soccorso con i pompieri impegnati in centinaia di interventi. I danni erano stati ingenti, ma al momento, salvo ricorso, nessuno pare che sarà rimborsato.

Il dipartimento Tutela ambientale del Campidoglio, che da oltre tre mesi risponde direttamente alla sindaca Virginia Raggi dopo le dimissioni dell'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari, fa riferimento sia al provvedimento con il quale la Regione Lazio decretò lo stato di calamità naturale, sia la deliberazione dello stato di emergenza fatta nei giorni seguenti del Consiglio dei ministri.
Sulla base di questi provvedimenti, interpellata dal dipartimento, l'Avvocatura capitolina ha rilasciato agli uffici due indicazioni giuridiche, riguardanti l'esclusione della copertura assicurativa per i danni conseguenti a calamità naturali e la possibile invocazione del caso fortuito. Ed è in base a questi pareri dell'Avvocatura che sono partite le lettere di risposta alle tante richieste di risarcimento.
 

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