Ostia, pestato a sangue sulla pista ciclabile: 58enne in fin di vita

Ostia, pestato a sangue sulla pista ciclabile: 58enne in fin di vita
di Mirko Polisano
3 Minuti di Lettura
Domenica 18 Ottobre 2020, 00:40

Pestato a sangue da uno sconosciuto sulla pista ciclabile e lasciato per ore agonizzante a terra in una pozza di sangue. Giallo a Ostia per un’aggressione misteriosa ai danni di un 58enne romano. È la notte tra venerdì e sabato, pochi minuti dopo l’una quando l’uomo - presumibilmente un senza fissa dimora - è stato trovato riverso sull’asfalto da un passante che dà l’allarme. Sul posto arriva un’ambulanza e una pattuglia della polizia del vicino commissariato Lido. Le condizioni del 58enne appaiono da subito critiche: è privo di sensi e in preda a un’emorragia. Riesce a stento a parlare: «È stato uno che non conoscevo, mai visto...ma perché?», le uniche parole che riesce a dire ai soccorritori prima di perdere i sensi.

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L’aggressore, nel frattempo, ha preso la via della fuga e sulle sue tracce sono ora gli agenti del commissariato Lido di Roma, alla cui guida c’è il dirigente Eugenio Ferraro.

La vittima, invece, viene trasportata in codice rosso all’ospedale Grassi dove è tutt’ora ricoverato e lotta tra la vita e la morte. I medici lo sottopongono prima a degli esami specifici dove riscontrano la perforazione profonda di un polmone e poi a un delicato intervento chirurgico. 

IL MOVENTE
Ma in questa storia manca ancora il movente. A quello come alla ricostruzione della dinamica stanno lavorando i poliziotti di Ostia. Dalle prime indagini, emergono alcuni particolari sui cui si stanno concentrando le attenzioni degli inquirenti. Gli investigatori si stanno muovendo nel mondo sotterraneo dei senza fissa dimora, tale sarebbe la condizione del 58enne e l’aggressione sarebbe avvenuta proprio in prossimità della Caritas. L’uomo però non è stato colpito né da un coltello né con un cacciavite ed è incensurato. È stato molto probabilmente picchiato a mani nude con una violenza inaudita. Chi ha agito lo avrebbe fatto con forza fino ad averlo stordito, quasi morto. E poi si è dileguato lasciandolo a terra circondato da tanto sangue.

«Non ci sono lesioni da punta», da quanto appurato dai sanitari che però ipotizzano che la perforazione del polmone possa essere stata causata da una forte contrazione delle costole. Altro elemento cardine: il 58enne non ha subito una rapina. Nelle sue tasche sono stati ritrovati il cellulare, pochi spiccioli e alcune chiavi. Chi e perché ha ridotto in fin di vita quell’uomo, lasciandolo sull’asfalto tramortito? 

LE TESTIMONIANZE
Nonostante quel tratto di lungomare fosse animato da alcuni locali, frequentati da tanti giovani, nessuno sembra aver visto né sentito nulla. Solo un passante si è accorto dell’uomo a terra e ha allertato immediatamente i soccorsi. Ora gli agenti del commissariato stanno acquisendo i filmati delle telecamere di sorveglianza all’esterno di ristoranti e pub della zona. L’aggressore potrebbe essere stato inquadrato durante la fuga e non è escluso che qualche telecamera possa addirittura aver ripreso il pestaggio. 

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