Auditorium, inaugurata con Berlioz la stagione dell'Accademia di Santa Cecilia

Auditorium, inaugurata con Berlioz la stagione dell'Accademia di Santa Cecilia
di di Roberta Marchetti
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Venerdì 11 Ottobre 2019, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 10:14

Trecento musicisti sul palco dell’Auditorium di via Pietro de Coubertin, ieri sera, per un kolossal della musica sinfonica. L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha inaugurato la nuova stagione con la ‘Grande Messe des morts’, una delle più famose e imponenti opere del grande compositore francese Hector Berlioz a 150 anni dalla sua scomparsa. Sul podio per dirigere Orchestra e Coro dell’Accademia, il Coro del Teatro di San Carlo di Napoli e la Banda musicale della Polizia di Stato, Sir Antonio Pappano, che ha coordinato con maestria un arsenale di suoni e la potenza vocale del tenore messicano Javier Camarena, al suo debutto romano.   Un concerto inaugurale importante, considerando la rarità nei cartelli sinfonici internazionali di quest’opera, che segna l’inizio del percorso artistico ceciliano di Piero Monti, il nuovo Maestro del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Appuntamento imperdibile per gli addetti ai lavori e gli amanti del genere, come Milly Carlucci, che alla musica classica ha dedicato un nuovo docu-reality - ‘Il sogno del podio’- accompagnata dal marito Angelo Donati, Ennio Morricone e sua moglie Maria Travia, la conduttrice tv Livia Azzariti, Paolo Baratta, Sandra Carraro, Jean Paul Troili, Leonardo Caltagirone e il giornalista Corrado Augias.
In prima fila, il presidente dell’Accademia Michele Dall’Ongaro, poi ancora Valerio Magrelli, il sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma Carlo Fuortes e l’ambasciatore di Francia Christian Masset. Composta nel 1838 con libretto in latino, la ‘Grande Messe des morts’ è un requiem monumentale che rende ogni sua esecuzione un’occasione unica, come lo è l’inaugurazione di stagione di una Istituzione musicale, quale l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, vera eccellenza. Quella di ieri sera è stata la quinta volta, in cento anni di attività, che l’Orchestra ha eseguito questa composizione.

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