Il cittadino marocchino deve scontare 4 anni e 8 mesi di reclusione poiché riconosciuto colpevole dei reati di cui agli artt. 270 bis (associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico).
El Khalfi fu catturato dai carabinieri del Ros nelle indagini che coinvolgono anche il tunisino Ahmed Masseoudi, 30 anni, latitante, e il marocchino Mohammed Majene, di 28 anni. La cellula era dedita al proselitismo, all'indottrinamento e all'addestramento attraverso un sito internet, il 'i7ur'.In particolare Masseoudi avrebbe coordinato le attività del sito, mentre El Khalfi avrebbe provveduto anche alle spese di finanziamento. Majene era di fatto l'ideologo del forum e l'autore di documenti molto noti tra i simpatizzanti di Al-Qaida, pubblicati in altri siti jihadisti.
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