Ospedale San Camillo, apre il blocco operatorio: 5 sale ad alta tecnologia `

Inaugurata ieri la nuova struttura: un investimento da 13,5 milioni Rocca: «Questa è un'eccellenza pubblica e merita servizi di qualità»

Ospedale San Camillo, apre il blocco operatorio: 5 sale ad alta tecnologia `
di Fernando M. Magliaro
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Mercoledì 24 Maggio 2023, 06:36

Mille e 500 metri quadri, cinque sale operatorie, una sala ibrida multifunzionale ma, soprattutto, le più moderne tecnologie in ambito sanitario in grado di garantire il meglio per i casi di alta complessità: è il nuovo blocco operatorio hi-tech del San Camillo-Forlanini che, ieri mattina, è stato inaugurato dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.


Realizzato all'interno del Padiglione Lancisi, ciascuna delle cinque sale operatorie della nuova struttura dispone di una superficie di circa 50 metri quadrati più una sala «Post acuzie care unit», organizzata per accogliere cinque posti letto attrezzati per la terapia intensiva.

L'innovativa sala ibrida, invece, ha una superficie di 70 metri quadrati, ed è la punta di eccellenza di tutto il blocco operatorio, oltre ad assumere contemporaneamente la funzione di sala di diagnostica e di sala chirurgica, permettendo così di trattare pazienti che, pur potendo usufruire delle procedure di chirurgia mininvasiva, necessitano della garanzia di intervento tempestivo con eventuale procedura tradizionale.

I COSTI

In totale la Regione Lazio ha investito 13,5 milioni di euro per realizzare questo nuovo blocco operatorio. L'inaugurazione di ieri «è qualcosa che accompagna un'eccellenza straordinaria che è presente al San Camillo, nel dipartimento cardiovascolare» e «dall'altro lato è un buon segnale per la sanità regionale, perché io voglio vedere blocchi operatori come questo anche nelle altre province e non solo a Roma», ha detto il presidente Rocca.
Nel Lazio «dobbiamo lavorare su una linea di qualità di varie risposte di eccellenza, e questo è un centro regionale di eccellenza. Anche sul territorio stiamo lavorando perché le strutture sanitarie tornino a essere punti di riferimento, senza costringere i cittadini della Regione, meno che non sia strettamente necessario, a raggiungere la Capitale. Il San Camillo - ha sottolineato Rocca - è una struttura enorme, e ha una pressione enorme, quindi deve avere servizi di qualità perché con servizi di qualità e ambienti confortevoli restituiamo dignità ai pazienti e ai professionisti che molto spesso lavorano in situazioni di trascuratezza».

CHIRURGIA INNOVATIVA

Dotare un ospedale pubblico come il San Camillo di un nuovo blocco operatorio «ad altissima tecnologia e con standard di qualità elevati significa consentire ai professionisti di garantire procedure, interventi, trattamenti chirurgici anche molto innovativi che, associati all'esperienza e al coraggio delle decisioni di cura, possono consentire a tutti gli utenti il miglior trattamento possibile», ha aggiunto il direttore generale del nosocomio, Narciso Mostarda. «Il capitale pubblico e gli investimenti pubblici, quando indirizzati a realizzare aree così performanti, sono forieri di nuove e grandi opportunità finalizzate a migliorare il servizio sanitario», ha concluso.

LA PROMESSA

A margine dell'inaugurazione poi, Rocca fa una promessa: «Oggi pomeriggio (ieri, ndr) ci sarà un primo tavolo tecnico sul Policlinico Umberto I di Roma, si avvia un tavolo importante perché l'Umberto I ha un problema di grandezza come un quartiere di Roma, con tanti edifici. Voglio terminare la prima legislatura con una soluzione chiara per l'Umberto I e il San Camillo».
 

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