Fondi stanziati per i progetti scolastici sarebbero stati utilizzati per finanziare il giro di tangenti che, secondo l'accusa, partiva dall'imprenditore Federico Bianchi di Castelbianco e arrivava all'ex capo del Dipartimento risorse umane e finanziarie del Miur, Giovanna Boda. È l'ipotesi che emerge dagli atti dell'inchiesta per corruzione che ha travolto Bianchi e il ministero. In una relazione del 20 aprile 2022, a firma del consulente Francesco Lombardo, nominato dal pm Carlo Villani, e in una dettagliata informativa della Guardia di finanza, vengono elencate «vistose anomalie nella rendicontazione delle spese, tali da far ritenere che la documentazione prodotta dalle società Istituto di ortofonologia Sri, Comunicazione & editoria Sri, Edizioni scientifiche Magi Sri, Fondazione M.I.T.E., tutte riconducibili a Bianchi di Castelbianco, sia in parte relativa a spese non inerenti i progetti», comprese quelle «per la prestazione di utilità in favore della Boda», di suoi familiari e di conoscenti.
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I costi d'impresa apparentemente sostenuti dalle società, e risultati estranei ai progetti, sono stati quantificati in 574.028, scrive il consulente, «a cui devono essere aggiunti 300.576 euro e l'importo complessivo di euro 320.138».
LE SCUOLE
I progetti considerati anomali sono otto.
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L'INTERROGATORIO
In molti casi, nei costi addossati alle scuole sarebbero stati fatti rientrare anche gli stipendi e i premi per persone indicate dalla Boda come soggetti «da contrattualizzare».
Di questa dinamica ha parlato la segretaria della ex dirigente, Valentina Franco. «In che modo vengono utilizzati gli istituti scolastici per gestire la mole di spese sostenute dalla Boda?», chiede il pm Carlo Villani durante l'interrogatorio. La risposta: «Per quello che so, agli istituti scolastici veniva richiesto di sostenere le spese di Boda attraverso delle lettere. Non so con quale giustificazione si chiedesse alla scuola di pagare. Ad esempio, la Demetra prenotava viaggi per la Boda e poi la spesa veniva addossata alla scuola».
Sul punto, Bianchi di Castelbianco ha dichiarato: «I soldi vinti con i bandi sono stati spesi per le scuole. Inoltre ho speso svariati milioni di euro sempre per le scuole. Chiedo almeno il beneficio del dubbio e un paio di mesi per potervelo dimostrare».