Pericolo cinghiali, chiuso il parco di Villa Pamphilj: «Paura tra le famiglie»

Da ieri mattina sbarrati tutti gli ingressi del lato orientale. Si entra solo dall’Aurelia

Pericolo cinghiali, chiuso il parco di Villa Pamphilj: «Paura tra le famiglie»
di Fabio Rossi
3 Minuti di Lettura
Lunedì 16 Gennaio 2023, 00:39 - Ultimo aggiornamento: 15:07

Tutti fuori per il pericolo cinghiali, chiude tutta la parte orientale di villa Doria Pamphilj. E così la classica domenica di una delle principali aree verdi di Roma - solitamente affollata di famiglie con bambini, animali domestici e runner - viene bruscamente stoppata dalla polizia locale, costretta a chiudere diversi varchi del parco a causa dell’avvistamento di una famiglia di ungulati, di cui almeno un paio di grandi dimensioni. Sbarrati gli ingressi di via di Donna Olimpia, via Vitellia e piazza San Pancrazio, nel quadrante di Monteverde Vecchio, mentre restavano aperti i cancelli su via Leone XIII e via Aurelia Antica, pur con una vigilanza rafforzata per monitorare la situazione. «Entrata chiusa causa cinghiali», si legge sui cartelli, che non accennano alla durata della limitazione di accesso al parco, il terzo per estensione nella Capitale, esteso su 184 ettari di superficie. «Non sappiamo fino a quando» saranno limitati gli accessi: «Attualmente chi è dentro questo lato di villa deve necessariamente uscire dalla parte ovest», è l’avviso lanciato sui social dall’Associazione per Villa Pamphilj.


L’INTERVENTO
L’allarme è scattato immediatamente, vista anche la popolarità della villa, meta quotidiana di migliaia di romani. «Subito sono intervenuti il personale della Asl, la polizia locale e la polizia della Città metropolitana per cercare di isolare gli esemplari e portarli altrove», sottolinea Elio Tomassetti, presidente del XII Municipio. La “messa in sicurezza” del parco prevede l’addormentamento degli animali, che poi vengono trasferiti in strutture convenzionate con la Asl. L’intervento, peraltro, non sarebbe ancora finito - anche se alcuni cancelli sono stati riaperti - e la ricerca potrebbe continuare anche oggi. Paura e rabbia tra i frequentatori del parco, costretti a restare fuori: «Addio Villa Pamphilj, nascerà un campo cinghiali e noi staremo fuori - dicono - Sembra paradossale ma dovevamo aspettarcelo, prima o poi».


LA POLEMICA
La parziale chiusura del parco riaccende il dibattito politico sugli interventi necessari per risolvere l’emergenza cinghiali, che ormai sta diventando endemica nella Città eterna. «Questo è il degno finale di un’amministrazione regionale che sul tema ha sempre nicchiato generando gravissime ricadute sul territorio culminate venerdì scorso anche con un gravissimo incidente - attacca Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in assemblea capitolina - La giunta Gualtieri subisce impassibile di fronte agli eventi, ha abbandonato il protocollo sottoscritto non riunendo il tavolo ormai da tempo immemore. Attendiamo di conoscere come questa amministrazione vuole affrontare il tema, la presa di Villa Pamphilj da parte dei cinghiali è un fatto che ci preoccupa».

Secondo Paolo Trancassini, deputato e coordinatore del Lazio di Fratelli d’Italia, «la mancata gestione negli anni scorsi di una problematica così delicata, ora rappresenta un pericolo anche per i romani alla ricerca di un po’ di svago e di relax in una delle oasi verdi più belle d’Italia». Il governo a fine anno ha approvato un emendamento alla legge di Bilancio che prevede la possibilità di abbattere «animali selvatici» anche nelle zone urbane, per motivi di pubblica incolumità e sicurezza stradale. Secondo il testo inserito nella manovra, fortemente criticato dalle opposizioni, con regolare licenza e un corso di formazione, i cacciatori potranno partecipare ai «piani di controllo della fauna selvatica», sotto il coordinamento «dei corpi di polizia regionale o provinciale».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA