Roma, al Tufello si celebrano i 90 anni dell’Istituto Caterina Cittadini: le suore della “porta accanto” e la loro missione educativa per i bimbi più bisognosi

Due gli appuntamenti previsti: sabato 18 marzo e domenica 19

Suore Orsoline
di Alessia Perreca
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Martedì 14 Marzo 2023, 14:53 - Ultimo aggiornamento: 14:55

La loro è una storia umanità, di opera educativa quotidiana al servizio dei più fragili. E’ il racconto delle Suore Orsoline, giunte da Somasca - provincia di Lecco - a Roma nel lontano 19 Marzo 1933. Su richiesta del Vicariato e con il compito di neutralizzare gli effetti della povertà ed offrire un aiuto ai più bisognosi. Nel quartiere Tufello, all’interno di uno degli edifici ancora vigenti tra via Scarpanto e via di Val Velmelaina hanno accolto numerosi bambini per dare loro una formazione umana ed una educazione scolastica e catechistica.

LA STORIA

Proviamo a riavvolgere i fili della memoria e ritornare al 1800.

A  Somasca viene fondato - dalle sorelle Giuditta e Caterina Cittadini - l’Istituto delle Suore Orsoline. Caterina e Giuditta erano rimaste orfane in tenera età, ma vennero subito accolte nell’orfanotrofio del Conventino in Bergamo dove raggiunsero un primo traguardo: il diploma di maestre.

Sin dai primi anni della loro vita, Caterina e Giuditta, avevano sperimentato sulla loro pelle la mancanza di una famiglia e quel vuoto psicologico determinato dall’assenza di una figura materna e paterna. Caterina e Giuditta non si persero però d’animo. E nonostante le sofferenze personali decisero a loro volta di offrire un aiuto nei confronti dei fanciulli più bisognosi, dando loro educazione, istruzione, gioia, dignità e speranza. Si trasferirono in un primo momento a Calolziocorte e successivamente a Somasca, dove Caterina svolse la mansione di educatrice. Dopo la loro scomparsa , avvenuta nell’Ottocento, il progetto di vita delle sorelle Cittadini venne portato avanti per volontà di un gruppo di quattro suore, giunte nella Capitale - al Tufello - nel 1933. Un quartiere, all’epoca, privo di una parrocchia e di centri di aggregazione e formazione.

 

Le sorelle si stabilirono in quelli che attualmente sono gli edifici tra via Scarpanto e via Val Melaina. Abitazioni molto piccole dove - mosse dallo spirito della “carità educativa” - ospitarono le bambini e i bambini rimasti orfani diventando così un punto di riferimento per l’intero quartiere.

I sogni delle “sorelle della porta accanto” non erano finiti qui: in quegli anni iniziarono i lavori di realizzazione di un edificio destinato a diventare una scuola.  Una realtà ancora oggi presente dove le Orsoline portano avanti un progetto didattico, ma anche umano, culturale e spirituale per i bambini e per i ragazzi della scuola media.

E, 90 anni dopo, per celebrare l'opera educativa  e cristiana  delle suore Orsoline, l’Istituto Caterina Cittadini - Suore Orsoline di Somasca di Via Gran Paradiso n. 31 - ha organizzato due giornate di incontro, preghiera, formazione e ricordi che coinvolge l’intera comunità di Val Melaina.

Nella giornata di sabato 18 ( Marzo, ndr), alle 9.30 è prevista la tavola rotonda “La Missione di Educare” presso la Chiesa Parrocchiale del SS. Redentore in collaborazione insieme al Gruppo Agescri Roma 171 Montesacro, prossimo al compimento   del sessantesimo anniversario. Saranno presenti Vescovo S.E. Daniele Salera, Suor. Maria Saccomandi,  superiora delle Suore Orsoline di Somasca , il giornalista Antonio Tiso ed il Professor Pierluigi Bartolomei. Bambini e ragazzi delle scuole insieme ai loro insegnanti parteciperanno ad un torneo sportivo che si terrà presso l’Associazione Tirreno Calcio, a pochi metri dall’Istituto Cittadini. Mentre nella giornata di domenica 19 una messa commemorativa, celebrata dal Vescovo Emerito S.E. Mons. Guerino Di Tora.

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