Strage di via Nomentana, cinque famiglie distrutte: «I nostri angeli volati via». Lutto cittadino ai funerali

Tutti in paese conoscevano quei giovani: «Erano educati, allegri e amavano la vita»

Strage di via Nomentana, cinque famiglie distrutte: «I nostri angeli volati via». Lutto cittadino ai funerali
di Camilla Mozzetti e Flaminia Savelli
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Sabato 28 Gennaio 2023, 00:02 - Ultimo aggiornamento: 10:10

Piangono, si abbracciano e si consolano. I residenti di Fonte Nuova sono attoniti davanti al dramma che si è consumato giovedì nella notte: cinque giovanissimi ragazzi, nati e cresciuti nel comune alle porte della Capitale, sono morti in un schianto lungo la via Nomentana intorno alle due del mattino. Un sesto ragazzo è ricoverato in ospedale. La lista delle vittime che sta spezzando il paese e che conta poco più di 30mila abitanti, inizia con il 21enne che era alla guida della Fiat 500 finita fuori strada e che ha centrato prima un palo e poi un albero: Valerio Di Paolo. Poi gli amici, e cugini, Alessio Guerrieri e Simone Ramazzotti, di 21 anni. Quindi le due ragazze, Flavia Troisi di 17 anni appena compiuti, e Giulia Sclavo, di 18 anni. Un solo sopravvissuto: Leonardo Chiapparelli, di 21 anni ricoverato al Sant’Andrea. Insieme hanno trascorso le ultime ore nel locale di zona DK33 partecipando alla serata “Messaggeria”. Ma l’appuntamento era anche l’occasione per festeggiare il compleanno di Flavia. La voce di chi ha incrociato la vita di questi ragazzi si commuove a ogni domanda: «Valerio, Alessio, Simone e Leonardo li conoscevo da quando erano piccoli - racconta Federico, titolare di uno dei bar che si allunga sulla via Nomentana - come conosciamo loro così le loro famiglie». Un cordoglio condiviso dall’amministrazione comunale: «L’amministrazione comunale e la cittadinanza tutta si stringono con dolore alle famiglie delle vittime del tragico incidente». Così in una nota ufficiale è stato inoltre annunciato che il giorno dei funerali delle cinque vittime sarà proclamato il lutto cittadino. 

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Intanto il luogo dove i ragazzi hanno perso la vita venerdì notte intorno alle 2,30 è diventato un altare a cielo aperto: candele, fiori, messaggi e saluti lasciati lungo la via Nomentana all’altezza del civico 611. “Il vostro ricordo per sempre con noi”, si legge in uno dei tanti biglietti lasciati lungo la strada. «Flavia e Giulia erano due ragazze bellissime sempre educate, allegre.

Le ho viste crescere e accettare che siano morte in questo modo assurdo è davvero difficile» dice Federica, amica di famiglia delle due giovanissime. 

IL RICORDO

I quattro ragazzi hanno condiviso tra le altre anche la passione per lo sport e per il calcio. Valerio, che lavorava come meccanico nell’officina di papà Vittorio già da tre anni, e Alessio, studente, hanno giocato fino a due anni fa. Il primo come esterno alto, il secondo come centrocampista nella squadra del Tor Lupara di cui il papà è stato presidente fino al 2016. «Erano bravi ragazzi. Inseparabili sul campo ma anche nella vita. Ragazzi speciali che nessuno di noi dimenticherà» dicono addolorati gli ex allenatori. «Non ho parole, le più belle le ho dette quando erano in vita - raccontato emozionato Giuseppe Sibio, presidente dell’ASD Santa Lucia calcio - Alessio e Leonardo avevano giocato prima nel Tor LuPara e poi erano passati qui, conosco anche bene i genitori e spesso andavamo in vacanza insieme. Un dolore troppo grande per tutti noi, per i nostri angeli volati via». Tutti e quattro hanno frequentato lo stesso istituto superiore: Valerio e Simone compagni di classe all’indirizzo Turistico, Alessio e Leonardo compagni di classe all’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing, tutti e quattro diplomati tre anni fa. «Sono stati studenti che abbiamo seguito in tutto il percorso scolastico - ricorda la preside Giuliana Vazza dell’Istituto tecnico Angelo Frammartino di via Due Giugno- condividendo con loro difficoltà e successi, tutta la comunità scolastica si stringe intorno alle famiglie». Per tutta la giornata nelle rispettive case dei cinque ragazzi morti si sono stretti parenti e amici. In via XXV Luglio dove i cugini Alessio e Simone vivevano con i genitori e i nonni è stato necessario l’intervento di un medico perché il papà di Simone ha avuto un mancamento. «Sono devastato, non so che dire. Hanno vissuto come fratelli e sono andati via insieme» dice tra le lacrime zio Alessandro. «Ero amico di tutti e due» ricorda Federico, compagno di scuola di Alessio: «Sono venuto per i loro genitori ma non ci sono parole che possano alleviare una sofferenza così grande. Ora spero solo che Leonardo si riprenda, che torni presto almeno lui tra noi». 

(ha collaborato Karen Leonardi)

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