Prati Fiscali sott'acqua, l'allarme del quartiere di Roma: «Sfollati da 50 giorni»

Dopo l’allagamento del 15 aprile diverse famiglie ancora ospitate da amici e parenti

Prati Fiscali sott'acqua, l'allarme del quartiere di Roma: «Sfollati da 50 giorni»
di Raffaella Troili
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Lunedì 5 Giugno 2023, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 12:23

«Non ci dimenticate, vogliamo tornare a casa». Il grido d'allarme arriva da Prati Fiscali, un mese e mezzo dopo l'allagamento in seguito a un'alluvione che ha messo ko la zona del III Municipio. Almeno cinque famiglie, alcune con bimbi piccoli, altre con persone sulla sedia a rotelle non sono rientrate a casa, altre si "arrangiano" ma dicono «stiamo come si dice a Roma: con una scarpa e una ciabatta, nessuno è più venuto, siamo in attesa di una riunione in Campidoglio, è tutto fermo, ci sentiamo profughi». Ricapitolando: l'acqua delle fogne, dunque liquame, ha reso inagibili i piani terra, chi può sopravvive nei secondi piani ma i danni sono ingenti. Elettrodomestici rotti, mobilio devastato, umidità, pareti ammuffite, pavimenti sconnessi, anche soprattutto un cattivo odore che ancora nessuno ha sanato. Oltre al timore costante che qualcuno entri nelle case abbandonate. Tutt'intorno manto stradale divelto, tombini che hanno messo a posto i residenti «abbiamo comprato sacchetti di asfalto, altrimenti la gente inciampava». «Chi è rimasto a casa ha avuto problemi di dissenteria e vomito, il liquame uscito dalle fogne ha impregnato tutto - racconta Angelina Fiore - lo smaltimento dei rifiuti ingombranti è finito ma le case non sono inagibili. Ecco, non vogliamo paragonarci all'Emilia Romagna, ma lo stesso chiediamo aiuto». Dopo i sopralluoghi e le promesse tutto è rimasto fermo. Neanche c'è stata una sanificazione. Raffaele Comunale, 63 anni, è ancora fuori casa. «In via Prati Fiscali vecchia, la situazione è ancora critica, sto sulla sedia a rotelle e quella casa comoda mi manca tanto». Dove l'avevano mandato è anche caduto, ora sta in 24 mq con la moglie e i due cani, una casetta che gli ha prestato un amico. «La mia casa è inagibile, distrutta, non è rimasto niente, perso tutto: mobilio, vestiti, ricordi. Ma se continuo così mi viene un esaurimento nervoso. Ci hanno abbandonati, non si è più mosso niente e nessuno ci aiuta per rimettere a posto, con la pensione da invalido, sono disperato». Raffaele ricorda: «Il sindaco Gualtieri mi venne incontro, mi strinse la mano, ora sto pensando di andare a incatenarmi sotto il Campidoglio».

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MELMA NERA

Le case sono intrise di melma nera e cattivo odore, topi e zanzare pullulano. La disinfestazione non c'è mai stata. «Il Comune non la fa, ci dobbiamo pensare noi. È un problema di salute pubblica, ma non tutti tra noi se la vogliono accollare - spiega Cinzia Voetalic che ha visto danneggiati casa e attività di ristorazione in via Prati Fiscali vecchia - la faremo singolarmente con pompa e prodotti ma così potrebbe essere inutile. Intanto le case sono inagibili, i muri continuano a scoppiare». Gianluca Crovaro ha visto la sua villetta su via Prati Fiscali vecchia 37, sopra il benzinaio, sommersa. «Un piano si è salvato, abito sopra, sotto è pieno di muffa, vediamo cosa si riesce a recuperare, è stato sommerso da 2 metri e 10 d'acqua, vogliamo tempi celeri per quantificare e indennizzare i danni». I residenti chiedono certezze, e disinfestazione delle strade, «non è nostro compito pulire liquami», verifiche nell'area, «affinché non accada più». Teresa Maria Giaquinto, in vicolo di Prati Fiscali ci tiene a dire: «Non vogliamo che ci additino come gente che vive nel posto sbagliato, vivo qui da una vita, è un piccolo borgo ma non abusivo». Sabato prossimo per provare a ricominciare si terrà "Prati Fiscali in luce" la notte bianca del borgo.
 

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