Piazza Sempione pedonale: il restyling della discordia. Le critiche: «Senza verde e con pochi parcheggi»

Lavori iniziati a giugno 2021. Ma c'è chi apprezza: «Adesso è più vivibile»

Piazza Sempione pedonale: il restyling della discordia. Le critiche: «Senza verde e con pochi parcheggi»
di Laura Bogliolo
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Mercoledì 21 Settembre 2022, 00:06 - Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 09:16

Passeggiano dubbiosi sul nuovo lastricato infuocato e poco dopo vanno via perché bisogna ripararsi dal sole che cade a picco nella piazza vuota appena restaurata. «Non c’è neanche un albero... una copertura.., niente verde». Moltissimi residenti parlano «di un nuovo luogo dove esploderà la movida selvaggia». C’è chi prova a sedersi sulle panchine (massi senza schienale), gusta un gelato osservando davanti a sé la sede del III Municipio mal messa e piena di graffiti, per poi chiedersi: «Ma dove getto la coppetta ora? Si sono dimenticati di mettere i cestini». Altri ancora invece tirano un sospiro di sollievo: «Finalmente senza più auto parcheggiate». E ancora: «Così è tutto più ordinato». Molte critiche, alcuni commenti di apprezzamento alla nuova piazza Sempione diventata pedonale e inaugurata sabato dopo i lavori iniziati a giugno del 2021 anche se il cantiere è ancora aperto.

Sul piede di guerra il comitato “Salviamo piazza Sempione”. «Si trasformerà in uno dei tanti luoghi della movida selvaggia – dice Giovanni Martino – saremo sempre di più assediati da bivacchi e ubriachi, di giorno invece sarà deserto perché non c’è niente, hanno costruito un “archi-mostro” rovinando l’aspetto della piazza pensata da Gustavo Giovannoni, se volevano pedonalizzarla bastava mettere dei cartelli stradali di divieto. E poi – conclude – l’hanno inaugurata ma non è ancora finita». «Aspettavamo da anni la riqualificazione – dice Luigi Michelangeli, 70 anni, residente da sempre in zona – ora ci troviamo davanti a una spianata di cemento, non c’è un posto dove ripararsi dal sole, non ci sono piante, temo possa diventare soltanto un altro luogo di ritrovo per la movida».

Il dottor Michelangeli (medico di base in pensione) è deluso. «Ho paura – dice – si trasformi nella nuova piazza Menenio Agrippa, luogo di ritrovo notturno e di sballo». «Non c’è nulla – afferma Antonella Di Cecilia, 63 anni – è minimal, è tutto più ordinato certo, sicuramente è meglio di prima, ma mancano ad esempio alberi, siepi, sembra una sala da ballo a cielo aperto, cosa ci si può fare qui?». 

LE CRITICHE

Piloni circondano quelli che molti definiscono semplicemente un «marciapiedone», le panchine sono solo su un lato. Il restyling pensato dalla precedente giunta guidata dall’ex minisindaco Giovanni Caudo, è stato già oggetto di molte polemiche in passato: c’è stata la battaglia (poi vinta) per non far spostare la statua della Madonna e le critiche per la mancata condivisione del progetto.
«Hanno tolto i parcheggi e per noi commercianti rimasti in zona è un vero danno, come fanno a raggiungerci i clienti?». Antonio Mustari, insieme al fratello Roberto, da sempre gestisce il negozio di foto ottica sulla piazza. «Senza parcheggi per noi è un problema – aggiunge – inoltre lo slargo è completamente assolato, senza protezione, chi potrebbe mai decidere di sedersi su quelle panchine che non hanno neanche schienali? Insomma, ci aspettavamo qualcosa di meglio». Entusiasta del restyling invece è Roberta Cecconi, del Bar Corner sulla piazza. «La piazza - commenta - era diventata un mega parcheggio, questo è un luogo storico e merita rispetto: grazie alla riqualificazione ora si può vivere, può diventare un luogo di incontro».

Seduta su una delle panchine osserva e sorride. «A me il restyling piace - dice Livia Vannutelli, 20 anni - ora è diventata una vera piazza, penso ci faranno eventi culturali e spero che a Natale installino l’albero». «Dove sono i cestini? - chiede Marta Koral, 50 anni - forse dovranno installarli dopo. La piazza? Mette in risalto la sede del Municipio, ma non so quanto sia funzionale visto che hanno tolto i parcheggi».

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