Incidente a Roma, a gennaio già 16 morti: Nomentana strada killer. «Manca piano per la sicurezza stradale»

Sull’arteria che va da Porta Pia a Mentana ci sono stati 60 mortali negli ultimi 5 anni

Incidente a Roma, a gennaio già 16 morti: Nomentana strada killer. «Manca piano per la sicurezza stradale» piano per la sicurezza stradale»
di Emiliano Bernardini
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Sabato 28 Gennaio 2023, 07:22 - Ultimo aggiornamento: 15:21

Un gennaio nero. Nerissimo. Sono 16 i morti sulle strade di Roma in questo primo mese dell'anno. Un record negativo. Già superate le 15 vittime che si erano registrate nel 2021. Eguagliato gennaio 2019 quando a morire furono altre 16 persone: 11 conducenti 2 passeggeri e 3 pedoni, secondo i dati dell'Istat. E la tragedia di Fonte Nuova in cui sono morti 5 ragazzi e uno è ricoverato in condizioni gravissime, ha riportato all'attenzione il tema della sicurezza stradale. Sedici morti segnano un record triste. Ogni week end, ma non solo, sulle strade di Roma e Provincia si registrano incidenti con morti e feriti gravi. Una strage silenziosa a cui molti chiedono di mettere fine da tempo. Secondo i dati sappiamo che la metà degli incidenti mortali avvengono in città e sappiamo che oltre il sessanta per cento di questi si verificano nello stesso dieci per cento delle strade. Facile individuarle, sono quelle a scorrimento veloce come la Nomentana (negli ultimi 5 anni sono stati registrati 60 morti), la Cristoforo Colombo, Aurelia e Salaria. La Capitale si conferma dunque città pericolosa sotto il profilo della mobilità: oltre 11mila incidenti stradali complessivi nel 2022 con 121 morti (104 nel 2020 e 131 nel 2019) e 13.862 feriti (contro i 10.452 nel 2020 e 15.919 nel 2019).

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«EDUCARE I GIOVANI»

«Ci sentiamo impotenti di fronte all'ennesimo dramma che si è consumato sulle nostre strade e la dinamica di quanto accaduto sulla Nomentana ci dimostra che il problema è anzitutto culturale, di educazione e rispetto delle regole.

La curva della mortalità stradale sta continuando a crescere e questo è un risultato che viene da lontano. Nessun governo ha mai pianificato una programmazione rivolta alla sicurezza stradale seria ed incisiva. Le pattuglie in strada sono sempre meno e non si attuano politiche preventive soprattutto nei confronti dei giovani. Servono fondi per strutturare interventi di prevenzione nelle scuole ma non solo. Lunedì 23 gennaio abbiamo incontrato circa 150 ragazzi di un liceo romano e il 20 febbraio replicheremo l'esperienza per parlare loro dell'importanza della vita e di come non deve essere gettata via per colpa di una bravata. Ma le risorse a disposizione dell'Associazione sono sempre poche e per questo è necessario l'intervento del governo con un piano strutturato. Nel nostro piccolo proviamo a sensibilizzare anche le amministrazioni comunali invitandole a sposare progetti di prevenzione e rieducazione per la tutela degli utenti deboli della strada come Ruote ferme, pedoni salvi'. Ieri lo abbiamo presentato a Bologna sottoscrivendo un protocollo con la Polizia Locale. Ora aspettiamo il Comune di Roma che appare sordo alle nostre richieste» ha dichiarato Silvia Frisina, Delegato di Presidenza dell'Associazione Familiari e Vittime della Strada Onlus.

 

IL PRECEDENTE

La tragedia di della notte tra giovedì e venerdì ricorda, purtroppo, un altro incidente gravissimo avvenuto sempre sulla Nomentana, sempre nel territorio di Tor Lupara: nel maggio del 2007 quattro ragazzi che viaggiavano a bordo di un'auto erano usciti di strada andando a sbattere contro un albero, un urto violentissimo in cui era morta sul colpo una giovane di 18 anni. Tre amici di 17 e 19 anni erano morti poche ore dopo in ospedale.

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