Il cuore di Giulia è stato l'ultimo arrendersi a quel maledetto destino. Quello che ha stappato una ragazza solare alla vita insieme ai suoi amici di sempre: Valerio, Flavia, Alessio e Simone. Cinque vite spezzate nel drammatico incidente di Fonte Nuova all'alba del 27 gennaio scorso. La 500 su cui viaggiavano ha sbandato carambolando prima contro un palo e poi su un albero ribaltandosi più volte. Non gli ha lasciato scampo. L'unico a sopravvivere è stato Leonardo. Ieri nella chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi a Talenti l'ultimo saluto a Giulia Sclavo.
VITA E MORTE
Come in un nastro che si riavvolge più e più volte l'immagine che resta è quella di centinaia di palloncini bianchi che volano liberi in cielo. Un modo pagano per raggiungerla lassù. Come a voler rivedere un ultima volta quel sorriso di cui tutti ne hanno un vivido ricordo insieme ai suoi riccioli ribelli e ai suoi occhi che sapevano dire tanto anche se non parlava. La chiesa è strapiena di persone, in tanti non riescono ad entrare e restano fuori. Le lacrime scendono senza che ci sia la possibilità di frenarle. All'ingresso c'è la foto di Giulia che guarda tutti. Tanti l'accarezzano e scrivono un pensiero per lei. Il papà e la mamma si stringono per tutta la cerimonia come a voler esorcizzare la morte. A voler esorcizzare un destino crudele. Troppo. E il tutto avviene a pochi passi da un campetto dove i bambini di una scuola calcio corrono dietro ad un pallone. Un inno alla vita. Il dolore estremo e la gioia che si fondono quasi in maniera beffarda. Nella chiesa ci sono gli amici di Giulia, i compagni di scuola e semplici conoscenti che non sono voluti mancare.
LA MUSICA
Si alternano sul sagrato per leggere un ricordo o una poesia. «Siamo cresciute insieme, abbiamo imparato a scrivere insieme.
I compagni di scuola srotolano uno striscione con su scritto: Dall'acqua al cielo... per sempre con noi. E poi decine di palloncini bianchi con la scritta Ciao Giulia che volano in cielo. Applausi. Poi è il turno degli amici della comitiva: Il tuo ricordo è per sempre. E poi ancora palloncini in volo verso il cielo. Abbracciano i genitori. I bambini nel campetto di fianco hanno finito di giocare, cala un silenzio assordante. Tanti, tantissimi accarezzano la bara. La baciano. Poi il carro funebre si chiude e parte. Le lacrime continuano a scendere. Fermarle è impossibile.