Giulia Sclavo morta a Fonte Nuova: l'ultimo saluto a Roma cantando con Ludwig. Chiesa piena, molti amici rimasti fuori

Ieri a Talenti i funerali della quinta vittima dell’incidente

Giulia Sclavo morta a Fonte Nuova: l'ultimo saluto a Roma cantando con Ludwig. Chiesa piena, molti amici rimasti fuori
di Emiliano Bernardini
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Domenica 5 Febbraio 2023, 09:12 - Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 08:39

Il cuore di Giulia è stato l'ultimo arrendersi a quel maledetto destino. Quello che ha stappato una ragazza solare alla vita insieme ai suoi amici di sempre: Valerio, Flavia, Alessio e Simone. Cinque vite spezzate nel drammatico incidente di Fonte Nuova all'alba del 27 gennaio scorso. La 500 su cui viaggiavano ha sbandato carambolando prima contro un palo e poi su un albero ribaltandosi più volte. Non gli ha lasciato scampo. L'unico a sopravvivere è stato Leonardo. Ieri nella chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi a Talenti l'ultimo saluto a Giulia Sclavo.
VITA E MORTE
Come in un nastro che si riavvolge più e più volte l'immagine che resta è quella di centinaia di palloncini bianchi che volano liberi in cielo. Un modo pagano per raggiungerla lassù. Come a voler rivedere un ultima volta quel sorriso di cui tutti ne hanno un vivido ricordo insieme ai suoi riccioli ribelli e ai suoi occhi che sapevano dire tanto anche se non parlava. La chiesa è strapiena di persone, in tanti non riescono ad entrare e restano fuori. Le lacrime scendono senza che ci sia la possibilità di frenarle. All'ingresso c'è la foto di Giulia che guarda tutti. Tanti l'accarezzano e scrivono un pensiero per lei. Il papà e la mamma si stringono per tutta la cerimonia come a voler esorcizzare la morte. A voler esorcizzare un destino crudele. Troppo. E il tutto avviene a pochi passi da un campetto dove i bambini di una scuola calcio corrono dietro ad un pallone. Un inno alla vita. Il dolore estremo e la gioia che si fondono quasi in maniera beffarda. Nella chiesa ci sono gli amici di Giulia, i compagni di scuola e semplici conoscenti che non sono voluti mancare.

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LA MUSICA
Si alternano sul sagrato per leggere un ricordo o una poesia. «Siamo cresciute insieme, abbiamo imparato a scrivere insieme.

Poi le nostre strade per un po' si sono allontanate. Ma sono sicura che prima o poi ci ritroveremo e non ci lasceremo mai» dice Matilde. Poi è il turno di due compagni di scuola: «Sarà dura vedere quel banco in seconda fila per sempre vuoto. Non ti dimenticheremo mai e il tuo ricordo ci accompagnerà per tutta la vita». C'è spazio anche per un amico di famiglia: «Ti raccontavo sempre delle storie con animali fantastici quando eri bambina e tu con la curiosità e intelligenza eri lì che mi ascoltavi per ore. Ti voglio bene e non ti dimenticherò mai». Ancora lacrime copiose. Nessuno vorrebbe lasciarla andare via mentre la bara esce dalla chiesa per essere adagiata all'interno del carro funebre. Un altoparlante diffonde le note della canzone Amici di Sempre di Ludwig: «Mangio fuori, Tutte le sere, No vegani solo amici con il vino nel bicchiere, Ricordo quel giorno all'uscita di scuola, Eravamo seduti, Non c'era il vino, Ma una lattina di coca cola, Dico solo verità mai fatta un'infamità, L'amico ti salverà, Quando tutto non andrà».

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I compagni di scuola srotolano uno striscione con su scritto: Dall'acqua al cielo... per sempre con noi. E poi decine di palloncini bianchi con la scritta Ciao Giulia che volano in cielo. Applausi. Poi è il turno degli amici della comitiva: Il tuo ricordo è per sempre. E poi ancora palloncini in volo verso il cielo. Abbracciano i genitori. I bambini nel campetto di fianco hanno finito di giocare, cala un silenzio assordante. Tanti, tantissimi accarezzano la bara. La baciano. Poi il carro funebre si chiude e parte. Le lacrime continuano a scendere. Fermarle è impossibile.

 

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