A Roma ecco Ettore, un bulldog di 6 anni: dai maltrattamenti alla rinascita

Grazie a Giuseppe Viero educatore cinofilo dell’associazione Wolf island, Ettore dopo l'asportazione della milza si è ripreso

il cane Ettore
di Raffaele Marra
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Giovedì 23 Marzo 2023, 13:08

E’ una storia di quelle che non vorremmo mai raccontare eppure accadono sempre più spesso. Il protagonista è Ettore un bulldog francese di 6 anni arrivato all’Enpa di Roma in pessime condizioni, rimasto solo perché i suoi padroni sono stati arrestati : «Ettore arriva da una storia di maltrattamenti continui, ci hanno chiamato da Montesacro perché era stato lasciato solo, recluso in un appartamento, non usciva da anni e gli veniva portato il cibo una volta al giorno oltrc ad avere unghie lunghissime, era magrissimo e denutrito e non si riusciva ad accarezzare e a prenderlo in braccio perchè mordeva - dice Maurila Amoroso dell’Enpa di Roma - ma la cosa più brutta è che presentava una massa tumorale enorme allo stomaco che dopo si è rivelata essere la milza ingrossata e degenerativa che ha ririchiesto un’operazione immediata, penso un’altro mese e il cane non ce l’avrebbe più fatta».

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Ettore, grazie a Giuseppe Viero l'educatore cinofilo che si è preso cura di lui da subito, dopo l’operazione si è ripreso, adesso è adottabile sta meglio e soprattutto non morde, ma rimane un cane con una storia particolare, che gli educatori consigliano non adatto a tutti, non una famiglia con bambini o a persone che vogliono “maneggiarlo troppo”. «E’ un animale che non bisogna trattare come un peluche - conclude Maurilia - arriva con un trascorso di violenze fatte di calci e pugni e mai curato, che va rispettato, non bisogna essere eccessivi nei suoi confronti, parte del suo disagio probabilmente era dovuto anche al dolore della milza ingrossata che una volta asportata pesava 6kg e 800 grammi, adesso ha bisogno di persone di buon senso che sappiano rispettare i suoi i tempi e il suo carattere».

Ettore insomma è pronto ad essere "affidato" all’amore del suo nuovo padrone che di sicuro lo comprenderà. Le richieste possono essere inviate a Giuseppe Viero dell’associazione Wolf island di Fiumicino o a Maurilia dell’Enpa scrivendo a Roma@enpa.org.

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