Presa la banda dei georgiani a Roma, decine di furti in abitazione: ecco come agivano

Razzia in diversi quartieri della Capitale: da Centocelle, ai Parioli e Talenti. Con il denaro rubato acquistavano la droga

Presa la banda dei georgiani a Roma, decine di furti in abitazione: ecco come agivano
di Alessia Perreca
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Giovedì 26 Gennaio 2023, 18:26 - Ultimo aggiornamento: 21:13

Effettuavano un primo sopralluogo e successivamente citofonavano per verificare se l’appartamento - scelto per mettere a segno il colpo - fosse libero. In caso di assenza del proprietario, un membro della banda rimaneva fuori a fare il “palo”, gli altri due salivano e mettevano a soqquadro l’intera abitazione. Per poi allontanarsi, indisturbati, e senza lasciare alcun segno di effrazione. Agiva così la banda composta da dieci georgiani e raggiunta da una ordinanza applicativa di misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della Procura capitolina.

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Banda dei georgiani a Roma, gli arresti

Sono accusati di essere i responsabili di una serie di furti seriali ( una decina quelli accertati, ma potrebbero essere di più, ndr) avvenuti nel periodo compreso tra Febbraio e Settembre scorsi - con maggior incidenza tra il mese di Marzo e Aprile ( 2022, ndr) - in vari quartieri residenziali della Capitale: da Centocelle, a Talenti fino ai Parioli.  La banda - sgominata grazie all’intenso lavoro investigativo, condotto dai miliari del Nucleo di Montesacro, guidati dal Capitano Giuseppe Colella - si muoveva in gruppi, composti da due o più persone. 

Le accuse

Tutti e dieci i georgiani sono gravemente indiziati, a vario titolo, del reato di associazione a delinquere finalizzata ai furti in abitazione.

Otto di loro sono stati raggiunti dal provvedimento di custodia cautelare in carcere, per gli altri due, invece, vige il divieto di dimora nel comune di Roma con l’obbligo della firma.

Le indagini

Le indagini, dirette dalla Procura di Roma, erano iniziate nel mese di Febbraio dello scorso anno e si sono concluse a Settembre 2022. Grazie ai pedinamenti, alle ricerche, ai tracciamenti ed ai minuziosi controlli sul territorio - con nove arresti in flagranza di reato e denunce in stato di libertà -  è emerso come la banda seguiva un protocollo ben definito per mettere a colpo i furti. Una scelta accurata sugli appartamenti da derubare, una distribuzione dei ruoli tra i sodali ed una professionalità nell’apertura delle porte di ingresso (con serratura a cilindro europeo, ndr) utilizzando chiavi alterate oppure calamite. Un gruppo di professionisti. Spesso le vittime si accorgevano del furto solo dopo essere entrati all'interno dell'abitazione. Le porte non presentavano alcun segno di forzatura. La "batteria" di malviventi utilizzava dei particolari passe-partout: sulla base della chiave veniva posizionata una lamina di alluminio finissima che, inserita all'interna della serratura, permetteva di avere il calco preciso della chiave.

A mettere i militari sulle tracce dei topi d’appartamento lo stesso modus operandi. I furti sarebbero stati messi a segno, tutti, con la stessa modalità e sempre nella fascia oraria compresa tra le 11 e le 14. 

Nel corso dell’attività investigativa i militari hanno sequestrato gli strumenti impiegati dalla banda e nei vari arresti è stata recuperata della refurtiva. La banda - proveniente dalla città di Kutaisi - era peraltro in possesso di documenti falsi. Il denaro e la refurtiva venivano utilizzati dal gruppo di malviventi per acquistare la droga e la parte rimanente veniva spedita nel loro paese d’origine.

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