Lorenzo e Alessio si dicono «sì»: è la prima unione gay ad Ariccia

Lorenzo e Alessio si dicono «sì»: è la prima unione gay ad Ariccia
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Sabato 22 Ottobre 2016, 16:03 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 00:22

Primo matrimonio gay ad Ariccia: Alessio Cefaro e Lorenzo Petrucci si sposeranno il prossimo 15 novembre. I promessi sposi si dicono emozionati perché faranno da apripista alle unioni civili nel paese dei Castelli Romani alle porte di Roma. Varcheranno la soglia di palazzo Chigi, lo stesso che ha fatto da scenario al celebro film il Gattopardo di Luchino Visconti.

 

«Sono una persona emotiva – dice Petrucci – dopo quasi tre anni di convivenza facciamo il grande passo». Lorenzo, alla soglia dei suoi 22 anni, di mestiere fa il parrucchiere mentre il suo futuro consorte è un ballerino, i due si sono conosciuti grazie ad una amica di Lorenzo: «Lui mi aveva notato già da un pezzo – dice - poi si sa da cosa nasce cosa. Mancano pochi giorni al matrimonio. In Comune ci hanno detto che siamo i primi».

Pronunceranno il loro “si” alla presenza delle famiglie di entrambi che, ci raccontano i futuri sposi, hanno accettato la loro unione di buon grado anche se non è stato semplice all’inizio palesare il loro amore in un paese di provincia. Se desiderano un figlio?
«Niente affatto – risponde Lorenzo – un bambino ha bisogno di una madre e di un padre. Noi siamo pieni di animali: gatti, cani, pesci. Seguirli è un impegno ma i bambini sono un altro discorso. Sia ben inteso però che l’amore è amore sempre, non ha genere».

Il loro sarà un matrimonio tradizionale: la cerimonia e poi la cena in un grande agriturismo immersi nella natura. Non rispetteranno però l’usanza di non vedersi prima della celebrazione perché partiranno dalla loro casa insieme ai testimoni. Nei loro abiti, bomboniere e tutto il resto ci saranno i colori nero, bianco e rosso:
«Ci amiamo, conviviamo e siamo convinti del grande passo». Ad Ariccia c’è fermento intorno a questo evento, i curiosi saranno molti e chissà se gli sposi partiranno in auto con le lattine che strusciano per i sampietrini ariccini con il classico e intramontabile cartello: «Oggi sposi».

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