Truffe, medico raggirato con il trading online: «Volevo dare più soldi ai figli, mi hanno rubato oltre 500mila euro»

Il racconto di un dottore romano: "Con il Covid ero in un momento di fragilità, pensavo sarei morto". Raggirato da finti broker

Truffe, medico raggirato con il trading online: «Volevo dare più soldi ai figli, mi hanno rubato oltre 500mila euro»
di Valeria Di Corrado
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Giovedì 23 Marzo 2023, 08:07 - Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 08:58

«Nell'immaginario collettivo il truffatore è l'eroe, quello sveglio; mentre il truffato è il cretino, il pollo che come tale deve essere spennato. Invece si tratta di delinquenti, che agiscono vigliaccamente sulla buona fede e spesso sulle fragilità altrui. Bisogna superare il senso di vergogna e denunciarli, affinché altre persone non cadano nella loro rete». A raccontare la sua drammatica esperienza è un medico romano. Da settembre 2020 a febbraio 2021, sedicenti consulenti finanziari esperti di trading online si sono appropriati dei suoi risparmi di una vita: oltre 500mila euro.

Medico truffato online, il racconto

 

Gli hanno bloccato i conti, facendo sparire sia il denaro depositato sia i bitcoin acquistati, e poi lo hanno minacciato di ulteriori ritorsioni: "sappiamo dove abiti". Nonostante ciò, il medico ha subito denunciato alla polizia postale la truffa. La Procura di Roma ha aperto un'indagine, che però finora non è riuscita a individuare i responsabili, perché avevano fornito alla vittima false generalità.
Come mai ha deciso di investire nel trading online?
«In quel periodo eravamo nel pieno della seconda ondata pandemica. Per il mio lavoro ero in prima linea e, a causa delle mie condizioni di salute, sapevo che se mi fossi preso il Covid avrei rischiato di morire. Ho pensato di garantire alla mia famiglia un benessere maggiore, per dare la possibilità ai miei tre figli di comprare una casa ciascuno. Volevo fare speculazione sui bitcoin e teoricamente la mia intuizione non era sbagliata, visto che da 25mila euro erano arrivati a 50mila euro. Ho sbagliato il modo e mi sono fidato di persone che, approfittando della mia condizione di fragilità psicologica, mi hanno raggirato».
Come ci sono riusciti?
«Io ho sempre gestito il denaro in modo oculato.

Per questo mia moglie pensava stessi facendo la cosa giusta quando le ho riferito di questi investimenti. Questi finti broker sono riusciti col tempo a carpire la mia totale fiducia. Mi scrivevano in chat tutti i giorni, confidandomi anche le loro questioni personali, probabilmente false. Sembravano i miei fratelli, tanto che la mia famiglia era stupita di questo rapporto intimo, visto che mi conosceva come uno freddo e diffidente».

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Qual è stato il gancio?
«Mentre consultavo un sito sportivo mi è comparso un banner pubblicitario di una certa "bitcoin bank", in cui un calciatore aveva fatto grossi investimenti. Ho dato il mio numero e mi hanno richiamato in 5 minuti, dicendo di avere contatti con l'ente di controllo della Borsa inglese. Parlavano con accento romano. All'inizio mi hanno proposto di fare una prova con pochi soldi (mille euro), dimostrandomi che li potevo recuperare prelevandoli. Le società che mi hanno truffato sono Investigram, il cui call center era in Polonia, e Fx Suit».
Quanto guadagnava?
«In condizioni favorevoli anche 3-4mila euro al giorno, facendo operazioni di vendita e acquisto dei cosiddetti certificati per differenza. È una sorta di scommessa sull'andamento del mercato: dalle azioni, alle monete, passando per le materie prime».
Cosa ha pensato dopo aver capito di essere caduto nella rete?
«Ho pensato di avere l'Alzheimer (che fortunatamente non ho). La delusione è tale che in testa ti vengono strane idee. Poi mi sono detto: io ho creato il problema, io devo risolverlo».
 

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