Roma, il tram 8 riparte ma si ferma subito: linea in tilt per un guasto. «Problemi di alimentazione»

A poche ore dall’inaugurazione, dopo 15 mesi di lavori, linea in tilt per un guasto

Roma, il tram 8 riparte ma si ferma subito: «Problemi di alimentazione»
di Fernando M. Magliaro
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Lunedì 2 Ottobre 2023, 23:53 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 09:20

Parte, non parte. Parte, no, non parte: quindici mesi di lavori invece dei sei preventivati dal Campidoglio, e il tram 8 regala ai romani una nuova perla che fa onore al suo antico nomignolo: “l’ottovolante”. Domenica 1 ottobre, dopo due giorni passati fra collaudo e pre-esercizio, il tram da Casaletto a piazza Venezia doveva ripartire. Annunci in pompa magna con tanto di post trionfanti del sindaco Roberto Gualtieri su Facebook. Poi, come nel celebre episodio del trattore sovietico di Peppone nel film Il Compagno Don Camillo, il tram si blocca. E rimane fermo da domenica a metà pomeriggio di lunedì. Con l’atroce ironia dei romani che si è manifestata in tutta la sua genuinità.

I FATTI

Metà pomeriggio di domenica: da qualche ora l’8 ha ricominciato ad allietare le orecchie di romani e turisti.

Per quindici mesi, il Comune ha sostituito alcuni tratti di binario, smontando completamente e rifacendo anche tutto lo strato sottostante proprio per ridurre le vibrazioni di cui si lamenta praticamente chiunque abbia i binari del tram sotto casa o davanti il negozio. Negli annunci fatti nella fine primavera del 2022, il cantiere doveva essere una cosa rapida: 6 mesi. Poi diventati, 9, poi 12 fino ai quindici effettivi. E senza nemmeno rifare i binari dell’intera linea: manca ancora il tratto forse più delicato fra tutti, quello di Ponte Garibaldi. Venerdì iniziano a girare i primi tram: sono quelli che servono per far fare ai tecnici dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) il collaudo di rotaie e scambi. Il giorno dopo, si va in “pre-esercizio”. 

Arriviamo a domenica: la banda in piazza non c’era ma a compensare c’era la lobby filotranviaria tanto cara a una certa sinistra pronta a fare da claque. Passano solo poche ore e arriva lo psicodramma: il tram si ferma dal capolinea di Casaletto fino alla stazione di Roma Trastevere. Per 24 ore, i tram vanno da piazza Venezia a stazione Trastevere, i bus sostitutivi da Trastevere e Casaletto, dimostrando quanto la rete di tram sia inadatta alla realtà romana, fragile e incapace di assicurare efficacia ed efficienza nel trasporto: l’esatto cliché di quanto potrebbe avvenire in tutto il centro se andasse in porto il contestatissimo progetto della Termini-Vaticano-Aurelio. Motivo del blocco: un quadro elettrico che salta. Causa sconosciuta. Con l’assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè, che annunciando il ripristino della linea per questa mattina, si scusa con i romani.

LE REAZIONI

Gli sberleffi sui social non si sono fatti attendere. «Incompetenza allo stato puro, lontano dalla realtà, tipico comportamento da snobbone della sinistra» scrive Cristiano De Angelis sotto il trionfalistico post di Gualtieri. «E anche qui uno strato di asfalto! Maledizione a me e quando ti ho votato» aggiunge Michele Gasbarro. «Abbiamo risolto tutti i problemi con il tram... anni ‘50», rilancia Barbara Gentile. Chiude Fernando Iancenelli: «Ma sei serio? Avete ripristinato a mezzo servizio il tram senza aver lavorato dove effettivamente c’era da sostituire i binari. Hanno impiegato 15 mesi invece di 9. Dovranno richiudere tutto per mesi a fine scuole perché c’è da rifare tutto il piano binari del deposito di Porta Maggiore. Qui siamo felici per una cosa ripristinata a metà e con date “ad capocchiam”».
 

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