La stretta non riguarderà soltanto auto, moto e camion. Ci saranno restrizioni anche all'uso delle non meno inquinanti caldaie a combustione e dei più obsoleti condizionatori. Tutto per evitare dal prossimo novembre - con l'entrata in vigore della nuova Ztl Fascia Verde - il blocco draconiano alla circolazione di 156.650 veicoli (benzina Euro3 e diesel Euro4) in un'area di 21 chilometri che lambisce il raccordo. E al quale, l'anno dopo, seguirà lo stop coatto di altri 212mila mezzi (benzina Euro4 e diesel Euro5). Nel weekend Roberto Gualtieri ha deciso di istituire una task force per affrontare questo nodo, che ha già permesso alle opposizioni capitoline (in testa la Lega con il capogruppo Fabrizio Santori) di raccogliere oltre 100mila firme di cittadini imbufaliti contro il provvedimento.
Ztl Roma, per la nuova fascia verde asse Comune-Regione: deroghe a Gpl e lavoratori
LA CABINA DI REGIA
La prima riunione è prevista per questa mattina e saranno presenti l'assessora all'Ambiente, Sabrina Alfonsi, il responsabile della Mobilità, Eugenio Patané, il capo di gabinetto Alberto Stancanelli e il capo della segreteria del sindaco, Giulio Bugarini, con i rispettivi funzionari. A loro il compito di stilare una proposta da presentare in Regione, per modificare il provvedimento e raggiungere gli obiettivi posti dal piano per la qualità approvato alla Pisana nel 2022: soprattutto tagliare dell'11 per cento nel territorio di Roma gli ossidi di azoto NOx e la CO2 nell'atmosfera.
Primo passo della task force sarà valutare le ultime rilevazioni sulla qualità dell'aria, per capire dove intervenire.
Ztl fascia verde, il Campidoglio ci ripensa: dopo le proteste arrivano le modifiche
Si lavora quindi per portare al tavolo della Regione - che lo dovrà autorizzare - un provvedimento patchwork, composto sia da restrizioni sia da deroghe per le categorie più deboli. Sul primo fronte - e sul modello dell'ordinanza già emessa nel pieno della crisi energetica - si chiederà ai cittadini di utilizzare in maniera meno massiccia riscaldamenti e condizionatori per ridurre le emissioni: i primi perché nella maggior parte dei casi sono alimentati con metano, gli altri perché spesso finiscono per emettere particolato, quando non c'è adeguata manutenzione dei filtri. Si punta a indicare sia le temperature minime e massime sia gli orari nei quali è più opportuno accenderli: per far rispettare queste disposizioni, oltre ai controlli a cura della polizia locale, l'amministrazione punta a coinvolgere gli energy manager delle aziende e gli amministratori dei condomini.
Sul fronte delle auto da bloccare o da autorizzare, già durante le prime riunioni della scorsa settimana, in Comune si è valutato di dare deroghe ad alcune categorie, iniziando dai camion dell'industria dell'audiovisivo, settore che fa fatica in tempi brevi a riconvertire la propria flotta, ma a patto poi di intervenire al più presto. Nella stessa logica, e a quanto pare fornendo dei carnet con un numero contingentato di ingressi liberi, si vogliono agevolare i lavoratori meno abbienti, le cui attività sono più legate all'uso delle quattro ruote (trasportatori o artigiani). Potrebbero essere autorizzati a circolare tutti i veicoli bifuel a gpl, ma potrebbero anche cambiare gli orari d'ingresso aperto a tutti e i confini della Ztl Fascia Verde. Parallelamente si lavora per rafforzare il trasporto pubblico locale.
Queste e altre soluzioni finora allo studio entreranno nel nuovo testo del provvedimento, che poi sarà presentato in Regione. Il governatore Francesco Rocca ha dato la piena disponibilità a collaborare con il Campidoglio e già questa mattina sarà presentato all'assessorato all'Ambiente una prima relazione sullo stato dell'arte. Intanto il senatore Andrea De Priamo (Fdi) chiede a Gualtieri «di azzerare il già tanto contestato provvedimento e di convocare un tavolo con Regione e Governo per elaborare strategie efficaci e, soprattutto, progressive per attenuare l'impatto sui cittadini».