La stessa squadra che l’anno scorso ottenne la salvezza solo all’ultima giornata, pochi mesi dopo sta disputando il miglior campionato della sua storia: attualmente il Settebagni Calcio Salario (oggi ospite del BF Sport) è secondo in classifica nel girone B di Promozione laziale, dietro solo alla fortissima Amatrice. «Siamo partiti il 10 giugno scorso, io e il mister a un bar, a tirar giù la lista della squadra. Eravamo solo 11 giocatori, di cui 4 col punto interrogativo accanto – ricorda il capitano e difensore centrale, Luca Dominici – Ma quando è iniziato il campionato, abbiamo fatto vedere tutta la nostra ambizione».
IL GRUPPO
I ragazzi di mister Mirko Laurentini hanno esordito con un pareggio ad Amatrice (2-2), e poi non si sono più fermati, totalizzando 13 vittorie e 7 pareggi, fino al calo fisiologico di due settimane fa, «quando abbiamo incassato le prime sconfitte stagionali, due in campionato e una ai quarti di Coppa Italia, per poi rifarci la settimana scorsa contro il Futbol Montesacro». I membri della rosa hanno tra di loro un rapporto fraterno, essendo cresciuti insieme nel club per la grande maggioranza. I ragazzi nati tra il ’95 e il ’99 hanno conquistato la Promozione anno dopo anno, sempre sul campo, partendo dalla Terza Categoria. Molti di loro vengono proprio da Settebagni (come Dominici), altri da Colle Salario, Fidene, Torre Angela, Passo Corese. «Siamo amici prima che compagni di squadra, in allenamento amiamo prenderci in giro, poi il venerdì sera usciamo tutti insieme – racconta il capitano – Vogliamo dimostrare che i valori sani del calcio vincono sui soldi».
IL SOGNO
Parte dei segreti del Settebagni è racchiuso in panchina: il preparatore atletico Francesco Manna, che dirige le sedute quotidiane, viene definito “essenziale” da Dominici, mentre il mister Laurentini «ha una dote gigantesca: osserva tutto e mette sempre in campo la formazione giusta». Avendo giocato in Serie A, il tecnico ha tanta ambizione e la trasmette ai suoi ragazzi, integrandola con l’attitudine al divertimento insita in loro. «Il mister ha la solidità difensiva come punto di partenza, ma allo stesso tempo ama farci giocare la palla». A sette giornate dalla fine della stagione regolare e a due punti dalla prima in classifica, è normale che il sogno Eccellenza sia sempre lì a solleticare i sensi dei calciatori biancorossi, che però non perdono la bussola. «Sappiamo che l’Amatrice ha molte più risorse di noi, oltre che un calendario più agevole. Per noi l’Eccellenza non deve diventare un’ossessione, ci basta rendere il presidente Dino Miliucci (che ha fondato la squadra 53 anni fa, ndc) orgoglioso di noi: siamo come figli per lui».
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