Da Fonte Laurentina a Morlupo. Altri due biacchi sono stati avvistati - due giorni fa - nel giardino di una villetta alle porte della Capitale. «Ero terrorizzato», ha detto al Messaggero Valerio De Mattia. «Ho sentito un rumore provenire dalla siepe, ho visto due serpenti intrecciati tra loro e mi sono spaventato. Ero da solo, non ho toccato nulla ed ho mantenuto la distanza di sicurezza. Sono successivamente salito a controllare che non fossero entrati a casa di mio papà, confinante con la mai. La paura - racconta ancora Valerio - è poi passata grazie al supporto dell’esperto Andrea Lunerti, un punto di riferimento per noi residenti».
I rettili, due biacchi non velenosi - erano due maschi intenti a “lottare” perché nelle vicinanze con molta probabilità c’era un altro esemplare - femmina - pronta per essere “conquistata. «Sono situazioni che possono capitare e non bisogna farsi prendere dal panico», ha detto l’esperto Andrea. «Questa - ha proseguito - è una stagione un po' singolare per quanto riguarda la riproduzione.
«Non bisogna ucciderli - ha ribadito Lunerti - perché non sono affatto velenosi, ma nemmeno innocui. Hanno una bocca dotata di oltre 80 denti - a uncino - e se minacciati possono mordere e il loro morso - fulmineo - mira a parti scure come i bulbi oculari e può causare danni. Inoltre - conclude Lunerti - i serpenti si nutrono dei topi e il loro morso può anche comportare rischi batteriologici».
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