«Allarme viadotti vecchi a Roma»: task force in Campidoglio

«Allarme viadotti vecchi a Roma»: task force in Campidoglio
di Francesco Pacifico
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Lunedì 13 Dicembre 2021, 08:07 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 13:52

«Non parlerei del rischio di crolli, ma ho trovato dei ritardi spaventosi sul fronte della manutenzione dei ponti della città, sia quella ordinaria sia quella straordinaria. In questi anni si è fatto davvero poco. E adesso servono più fondi perché c'è tantissimo da fare». Non a caso, appena si è insediata, Ornella Segnalini, assessore ai Lavori pubblici da un mese, ha deciso di istituire un'apposita direzione, un'unità operativa proprio per ponti e gallerie. Sì, perché come aggiunge l'architetto chiamata da Roberto Gualtieri e che in passato ha guidato anche la V sezione del Consiglio dei lavori pubblici, «nella Capitale dobbiamo mettere sotto osservazione soprattutto le strutture costruite tra gli anni Cinquanta e Ottanta, quando ancora non erano state introdotte normative antisismiche adeguate come quelle attuali».

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Di conseguenza, è tanto il lavoro che aspetta la nuova struttura capitolina: dovrà non solo vigilare ma anche intervenire su circa una cinquantina tra ponti sul fiume o sui cavalcavia ferroviari e stradali.
Ieri, nel giorno della riapertura del Ponte di Ferro, Segnalini e il sindaco Gualtieri hanno annunciato il primo loro intervento in questa direzione: l'avvio del rifacimento del Ponte di via Giulio Rocco, chiuso al traffico nell'ottobre del 2016 dopo il distacco di alcuni calcinacci, causato dal sisma che devastò Norcia e il Centro Italia.

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Stanziamento di 5 milioni di euro da parte di Comune e Regione, a breve passerà in giunta la progettazione esecutiva di un'opera più complessa delle dimensioni stesse dell'infrastruttura: va demolito quello esistente e costruito uno nuovo, ma si potrà lavorare soltanto in alcune ore della giornata, perché sotto passano i binari della Metro B e della Roma Lido. Sempre ieri Gualtieri ha annunciato che intende tornare alla carica per chiedere di nuovo al governo il commissariamento dei lavori del futuro Ponte dei Congressi: nei giorni scorsi è partito il bando, ma ci vorranno per concluderlo 7 anni anche perché all'uscita verso l'Eur Torrino saranno necessarie delle gallerie.
SUL TEVERE
Altro dossier molto caldo riguarda la manutenzione dei ponti storici sul Tevere, compresi quelli costruiti in muratura nei secoli scorsi.

Il Campidoglio spera di avviare a breve, anche sfruttando il lavoro lasciato in eredità dalla giunta Raggi, una serie di interventi per Ponte Marconi, Ponte Flaminio e soprattutto Ponte Risorgimento, già oggetto di alcuni interventi negli anni scorsi. Soltanto per gli ultimi due si spenderà intorno ai venti milioni di euro. Sono manutenzioni straordinarie, che in alcuni casi dureranno mesi e limiteranno la circolazione delle auto, perché i ponteggi sono ossidati dall'acqua inquinata del fiume. A gennaio si dovrebbe partire con il bando per la progettazione di Ponte Risorgimento. Sotto osservazione anche Ponte Milvio.

 


Anche il Ponte di Ferro quest'anno sarà oggetto di nuovi lavori per allargare la carreggiata, mentre il nuovo ufficio ponti dovrebbe anche concludere le manutenzioni sui viadotti e le gallerie intorno alla stazione Tiburtina e sulla Tangenziale. Verso Ostia è scesa in campo l'Anas per velocizzare i lavori sul ponte della Scafa, mentre si vogliono migliorare le condizioni anche del viadotto Tabacchi.
 

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