Roma, l’avvertimento dei Pronto Soccorso: accessi bloccati dalle vetture del tram

Una vettura immobilizzata davanti al Santo Spirito manderebbe in tilt la viabilità

Roma, l’avvertimento dei Pronto Soccorso: accessi bloccati dalle vetture del tram
di Fernando M. Magliaro
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Domenica 24 Settembre 2023, 00:13

Nell’elenco delle voci cancellate dal progetto del tram Termini-Vaticano-Aurelio, la Tva, non ci sono soltanto commercianti e residenti che non sono stati ascoltati o interpellati, cui è stato negato il diritto di conoscere prima il progetto della linea. All’elenco degli assenti, vanno aggiunti anche l’Ospedale Santo Spirito in Sassia, la Asl Rm1 (competente per territorio) e l’Ospedale Bambino Gesù. Parliamo della realizzazione, spinta dalla lobby filotranviaria della sinistra nel complice silenzio dei finti ecologisti, di una nuova linea di tram da Termini (Palazzo Massimo) al Vaticano (piazza Risorgimento) all’Aurelio (piazza Giureconsulti), passando per via Nazionale, via IV Novembre, piazza Venezia, via del Plebiscito, largo Argentina, corso Vittorio Emanuele. 
Consultando i documenti pubblicati sulla tranvia, emerge che in Conferenza di Servizi preliminare - quella che, per legge, deve evidenziare l’eventuale esistenza di ragioni insuperabili che impediscano di realizzare un’opera - nessuno dei tre, Santo Spirito, Bambino Gesù e Asl, è mai stato invitato a partecipare. 
Eppure, come si legge in tutte le parti delle diverse relazioni che compongono il corposo dossier Tva, i binari del tram «al termine del Ponte svoltano a sinistra in Lungotevere in Sassia, tenendosi sempre accostati al lato destro, fino a piazza della Rovere ove svoltano a destra in direzione della Galleria Principe Amedeo Savoia Aosta», quella sotto il Gianicolo, per intendersi.

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I NUMERI
In questo caso, parliamo di ospedali nei quali sono attivi non solo i pronto soccorso ma anche i dipartimenti di emergenza (Dea) di I e di II livello, quindi con anestesia e rianimazione.

Ospedali che nel 2023 hanno fatto registrare quasi 54mila accessi, 17mila circa al Santo Spirito e il resto al Bambino Gesù. Di questi 54 mila, oltre 1600 sono stati i casi di codice rosso, quindi quelli per i quali c’è immediato pericolo di vita e i minuti possono fare la differenza fra vita e morte. 


LA LETTERA
Il Comune non ha neanche realizzato analisi del traffico che ipotizzino scenari in cui il tram rimanga bloccato a piazza della Rovere, determinando così il blocco degli accessi al Santo Spirito ma anche le difficoltà a raggiunger e il Bambino Gesù la cui storica via di accesso è proprio da piazza della Rovere. Una omissione che cozza con altri esempi della solerzia capitolina come, ad esempio nel caso Stadio della Roma di Pietralata dove il Comune ha chiesto alla società giallorossa dettagliatissimi studi sul traffico.
L’anticipo del caos il Santo Spirito lo vive già oggi, con il cantiere di Piazza Pia: lunghe colonne di mezzi impediscono l’accesso delle ambulanze al pronto soccorso. Tant’è che l’Ospedale ha scritto una lettera accorata al Campidoglio, segnalando «pesanti criticità nell’accesso dei mezzi di soccorso al nosocomio» e chiedendo che venissero studiati «percorsi riservati ai soli mezzi di emergenza. La soluzione facilmente realizzabile è una corsia dedicata che permetterebbe ai veicoli sanitari di bypassare la deviazione imposta su piazza di Porta Castello».
La risposta del Comune è affidata due righe asettiche: «si rappresenta che la viabilità è quella in atto e non sono possibili modifiche né ridefinizioni di percorsi protetti». 

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