A Roma, quando le strade sono intasate dal traffico, le auto circolano a una velocità media tra i 17 e i 18 chilometri orari. Dopo il tramonto e verso le prime luci dell’alba, quando le macchine sono poche, viali e strettoie si trasformano in piste degne di un circuito di Formula Uno: le forze dell’ordine hanno stimato che si viaggia sulle consolari anche tra i 90 e 100 chilometri orari e nei tratti di quartieri anche sopra i 70. Ben oltre i limiti di velocità consentiti. Per questo, dopo la galleria Giovanni XXIII dove i dispositivi sono attivi da poco più di una settimana, ora tocca al viadotto Giubileo del 2000 montare gli autovelox: la strada a scorrimento veloce che collega l’area di Grottarossa con Prima Porta, superando il grande raccordo anulare, a fianco della Flaminia. Poi si passerà alla via del Mare, avia Isacco Newton, alla Togliatti e alla tangenziale Est.
IL PIANO
Il Campidoglio sta incrementando la sua campagna per la sicurezza stradale a Roma, utilizzando il nuovo sistema “Celeritas 1506”: è in grado di misurare la velocità media di attraversamento dei veicoli dal punto di entrata a quello di uscita di ogni tratta - sul modello del “Tutor” utilizzato sulle autostrade - in modo da fare una valutazione precisa dell’andamento lungo il tragitto. Il dispositivo - che ha un costo complessivo di 660 mila euro - è stato testato sui tre chilometri di percorso della galleria, dalla Farnesina a Pineta Sacchetti, con una fase di pre-esercizio servita a verificarne la funzionalità.
Come detto, la sicurezza stradale è un nodo scoperto nella Capitale.
LE ARTERIE
Di conseguenza, avviato l’esercizio nella galleria Giovanni XXIII - come detto sono già migliaia le multe elevate agli automobilisti che superavano i 75 chilometri orari - l’amministrazione comunale ora vuole estendere gli autovelox ad altre arterie a scorrimento veloce, con l’obiettivo di ridurre il numero di incidenti gravi sulle strade della Capitale. Il programma è stato stilato in collaborazione tra gli assessorati capitolini alla Mobilità e ai Lavori pubblici, l’agenzia Roma servizi per la mobilità, la polizia locale e dipartimento Risorse economiche del Comune. La prossima installazione di Celeritas, come detto, riguarderà il viadotto a nord di Roma, dove il sistema dovrebbe essere attivato entro la fine di aprile. Per l’inizio dell’estate toccherà alla via del Mare, altro asse a elevato tasso di incidentalità, dove in passato c’erano già sistemi di rilevamento della velocità poi disattivati.
Poi, dopo la stagione estiva, si passerà a viale Isacco Newton, arteria fondamentale per la viabilità del quadrante sud-occidentale della Città eterna. Quindi viale Palmiro Togliatti, l’asse che congiunge Ponte Mammolo con Cinecittà, attraversando i popolosi quartieri della periferia orientale. Infine, questa prima fase sarà chiusa dalla tangenziale est, che sarà quindi messa completamente sotto controllo dal sistema di rilevazione elettronica della velocità.