Roma, lotta alla sosta selvaggia. Il comandante dei vigili: «Da oggi fate più multe». Ma i sindacati insorgono

Tolleranza zero per divieti e doppia fila, previste 30 pattuglie per ogni turno

Roma, lotta alla sosta selvaggia. «Da oggi fate più multe». Ma i sindacati insorgono
di Francesco Pacifico
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Lunedì 27 Febbraio 2023, 06:38 - Ultimo aggiornamento: 15:16

LA STRATEGIA
I sindacati degli agenti storcono il naso, ma da questa mattina sarà tolleranza zero contro chi parcheggia in doppia fila, sulle strisce pedonali, davanti agli scivoli e negli stalli per i disabili, sul marciapiede, in curva e, naturalmente, senza pagare il pedaggio sulle strisce blu. Dal comando di via della Consolazione è stato mandato un chiaro ordine ai quasi 5.700 vigili romani: devono fioccare le multe sulle strade della Capitale. Anche mettendo in servizio 60 pattuglie in più, dedicate soltanto alle contravvenzioni. Per la cronaca, crollate rispetto all'era precovid: un milione in meno, circostanza che ha creato nel 2022 un buco da 31 milioni di euro nelle casse del Comune.
LA DIRETTIVA
Venerdì scorso il comandante della polizia locale di Roma ha inviato una circolare ai suoi vice e ai dirigenti di tutti i quindici gruppi territoriali in altrettanti Municipi: oggetto. «Attività di controllo e repressione soste irregolare». Nel testo si legge: «Si dispone che inderogabilmente da lunedì 27 febbraio 2023 (cioè da oggi, ndr) le Signorie loro assicurino la programmazione di specifico per la repressione delle soste irregolari».

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Come? «Attraverso l'impiego di numero 2 di pattuglie nel turno antimeridano e numero 2 nel turno pomeridiano, le quali dovranno fare uso dei dispositivi elettronici in dotazione».

In totale sessanta squadre in strada per tutta la giornata. Questa soluzione ha scatenato le ire degli agenti. Spiega Marco Milani, segretario romano del sindacato Sulpl: «Intanto ogni gruppo ha cinque tablet per elevare le contravvenzioni. L'iniziativa del comando generale è lodevole, ma rischia di dover fare i conti con una pianta organica ormai insufficiente rispetto alla molteplicità dei compiti richiesti: sgomberi, campi nomadi, lotta all'abusivismo commerciale, sosta selvaggia e da giugno i inevitabili disagi per l'apertura dei cantieri per il Giubileo. C'è bisogno di un coraggioso piano assunzionale e non certo di un concorso toppa». Riferimento all'annuncio da parte del Comune di una selezione per 800 agenti, ma che entreranno in servizio solo nel 2024.

 


Sempre nella sua circolare, Angeloni ricorda che «le predette unità non potranno essere distolte per interventi e/o rilevamento di sinistri stradali, attività che dovranno essere assicurate con differenti risorse». Nota Mirko Anconitani, segretario della Uil Fpl romana: «Mancano gli agenti e c'è il rischio che, soprattutto in periferia, si fatichi a rispondere a tutte le chiamate dei cittadini. Fare le multe è il nostro lavoro ed è giusto che comandante e amministrazione rivedano i servizi. Ma qui la coperta è cortissima e serve chiarire le quali sono le priorità e riorganizzare un corpo dove è sguarnita anche la linea degli ufficiali».

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La stretta voluta da Angeloni segue il vertice, molto teso, di mercoledì scorso tra Comune, lo stesso comandante e sindacati. I vigili lamentano sia l'organico risicato sia l'assenza di indirizzi chiari sul fronte della sicurezza. Palazzo Senatorio ha ribadito che la sicurezza stradale è la priorità. Fatto sta che le contravvenzioni sono un nervo scoperto: Angeloni ha rivendicato nel 2022 l'aumento del 10 per cento delle sanzioni, ma rispetto agli anni del Covid se ne elevano un milione in meno, mentre salgono sinistri e incidenti. Se non bastasse, lo scorso anno è andato in tilt il sistema informatico Pro.Sa - molti verbali sono andati persi - mentre lo scorso 4 gennaio i vigili hanno scoperto che era scaduta la convenzione tra Comune e Motorizzazione, senza la quale era impossibile risalire dalla targa al proprietario del veicolo ed emettere la contravvenzione.
 

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