Roma, sorpresa inflazione: «I prezzi corrono meno che nel resto del Paese, rincari sotto la media nazionale»

I dati dell'Istat elaborati dall'Unc, l'Unione nazionale dei consumatori, confermano che l'aumento dei costi morde l'intero Paese, ma Roma un po' meno

Sorpresa inflazione: «I prezzi corrono meno che nel resto del Paese, rincari sotto la media nazionale»
di Giampiero Valenza
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Venerdì 24 Febbraio 2023, 06:44

L'inflazione a Roma e provincia corre ma non galoppa. Infatti, è tra le città italiane più virtuose quanto ad aumento del costo della vita che in questo anno (dall'inizio del conflitto tra Russia e Ucraina) è stato messo a durissima prova. Ed è un po' come se la Capitale avesse goduto di una sorta di effetto-freno dei rincari. I dati dell'Istat elaborati dall'Unc, l'Unione nazionale dei consumatori, confermano che l'aumento dei costi morde l'intero Paese, ma Roma un po' meno. Veniamo ai numeri. A fronte di un'inflazione nazionale del +10%, Roma è all'8,9%. Sui generi alimentari la situazione dei rincari è praticamente allineata (+12,5% nella penisola, +12,4% nella Capitale), ma è ridotta per abbigliamento e calzature (+3,2% a livello nazionale contro l'1,8% locale). Tra le note positive, invece, c'è la deflazione sul fronte delle forniture idriche: l'aumento nazionale è stato del 2,4%, mentre in città c'è il segno meno (-0,3%). Altrettanto capita per spettacoli e cultura: in Italia l'aumento è del 7%, a Roma si arriva a -0,8%. E se le assicurazioni crescono nel Paese dello 0,7%, all'ombra del Colosseo il trend è timidamente in negativo: -0,6%. I rincari mordono tutto il Paese, ma a Roma lo fanno in modo diverso.

L'inflazione rallenta a gennaio: +10% su base annua. Frena anche il carrello della spesa (-1,5% grazie ai saldi)

QUANTO SI PAGA

Stando al confronto realizzato dall'Unc per colpa degli aumenti dei costi che ci sono stati negli ultimi dodici mesi, una famiglia di tre persone che vive a Bolzano è costretta a spendere 3.647 euro in più su base annua rispetto all'anno precedente, a Milano 3.505 euro, a Genova 3.320.

A Roma il rincaro arriva a 2.503 euro per una famiglia di 3 persone, 2.710 per una di 4 componenti, 2.000 per una da due, 1.568 euro per i single. Il solo aumento di alimenti e bevande si traduce in una stangata su base annua pari a 662 euro per una famiglia media.

«Il fatto che a Roma ci sia un'inflazione un po' più bassa rispetto ad altre città non è una grandissima consolazione - dice Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori - L'aumento del costo della vita resta comunque insostenibile per troppe persone. In media per una famiglia romana il rincaro è pari a 2.084 euro su base annua, una cifra astronomica che certo non arriva da un rialzo dello stipendio. Così ci si impoverisce sempre più e si è costretti a stringere la cinghia per arrivare a fine mese». «Bene che per energia elettrica, gas e gasolio per riscaldamento a Roma l'aumento sia inferiore rispetto al resto d'Italia, soprattutto perché le bollette sono una spesa obbligata, ma rimane pur sempre un balzo lunare del 60,5% rispetto a gennaio 2022, contro un incremento del 67,3% del resto d'Italia. Insomma, è comunque una stangata anche per i romani - prosegue Dona - Quanto al fatto che il prezzo delle calzature si sia abbassato, -1,1% rispetto allo scorso anno, è una notizia positiva, così come il fatto che per i servizi di ristorazione e di alloggio i rincari sono stati più bassi della media nazionale. Il punto, però, è che non sono spese necessarie. I ceti meno abbienti, chi è in difficoltà, non va al ristorante e non compera scarpe. L'aspetto più drammatico di questa inflazione è che ha colpito acquisti non rinviabili, come i prodotti alimentari, aumentando le diseguaglianze sociali».

IL CONFRONTO

Tra le città che hanno avuto un minore aumento del costo della vita (quindi, che hanno avuto performance migliori di Roma) ci sono Potenza, dove l'inflazione del +7,5% si traduce nella minor spesa aggiuntiva (in una famiglia di tre persone) di 1.613 euro. Al secondo posto Catanzaro, dove il rialzo dei prezzi è risultato dell'8,4%. Poi, Ancona (+8,5%), Reggio Calabria (+8,8%) e solo dopo Roma, che comunque, insieme a Trieste (+8,7%) si attesta tra le dieci città più virtuose della penisola.
Sull'altro fronte, invece, le città più costose sono Bolzano, con un'inflazione del +10,4%, Milano (+10,8%), Genova (+11,8%), Tra le città del Sud è Catania quella a registrare un'inflazione più alta (+12,6% rilevato a gennaio con il confronto rispetto ai dodici mesi precedenti),

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