Roma, tornano i turisti: «È effetto del Green pass». Più 10% negli hotel ad agosto rispetto a luglio

Roma, tornano i turisti: «È effetto del Green pass». Più 10% negli hotel ad agosto rispetto a luglio
di Laura Larcan e Francesco Pacifico
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Domenica 8 Agosto 2021, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 05:33

Gli operatori del settore lo chiamano già “effetto green pass”. I turisti stranieri (gli europei, per ora) tornano a Roma, complice il certificato verde che detta ora le nuove misure di sicurezza. Una ripartenza del settore graduale ma che sta segnando dei passaggi chiave. Sono circa 15mila i visitatori al giorno che si stanno godendo la Capitale. Nonostante la canicola, l’appeal di arte, antichità e panorami mozzafiato, torna a fare breccia. L’80 per cento sono stranieri, con una presenza massiccia di giovani tra i venti e i trent’anni. Non è un turismo di estremo lusso, ça va sans dire, ma i dati sembrano misurare un ritmo cardiaco non più in affanno. E infatti dal settore traspare un po’ di ottimismo. Soltanto guardando alle camere occupate negli hotel, gli esercenti stimano un più 10 per cento di clienti ad agosto rispetto a luglio.

Percentuale che sale al 20 per cento se confrontato all’agosto del 2020, altro annus horribilis per il turismo. Parliamo in totale di circa 7mila camere, alle quali vanno aggiunti altrettanti letti prenotati nei bed & breakfast. Come detto, il grosso dei flussi turistici viene dall’estero, lo dimostrano anche l’aumento di sbarchi negli aeroporti romani (Fiumicino e Ciampino) nell’ultima settimana: sono circa 6mila i passeggeri al giorno che sono atterrati nella Capitale rispetto alle settimane di luglio . Per il resto, provengono da Paesi come la Francia, la Germania, l’Austria, ma anche dall’est europeo. Ridotti al lumicino gli arrivi da Spagna e Gran Bretagna per l’andamento nazionale del Covid (e le norme da quarantena dettate dai paesi). Salta ancora il conteggio sul fronte Russia, Cina e paesi asiatici per il mancato riconoscimento dei vaccini. «Niente a che vedere con i numeri del passato - spiega Roberto Necci, vicepresidente di Federalberghi - ma sicuramente questo trend si ripeterà nelle prossime due settimane». Cambia il modo di viaggiare, certo. Il fattore “legge” detta nuove strategie. Di necessità si fa virtù. Il fatto di modificare, limare, aggiornare spesso le norme, favorisce prenotazione a breve raggio. È un turismo legato a voli diretti, low cost, ma anche in macchina. Si tende a scegliere poche e limitate mete. Della serie, non è più tempo di Grand Tour. Se negli altri anni si soggiornava a Roma per 2/3 giorni e ci si spostava in altre città, ora si predilige una meta unica, diretta: ma i pernottamenti non sono lunghi. 

In centro

A Roma i turisti stanno affollando il Centro storico, prediligendo Trastevere, il Tridente, ma anche le zone semi periferiche come il Pigneto e Ostiense. E si torna al museo. Il certificato verde non sembra un boomerang. I grandi monumenti blockbuster registrano flussi in crescita. Ai Musei Vaticani si contano circa 4mila visitatori al giorno durante la settimana (rispetto ai 1500 di giugno), passando ai 6mila tra venerdì e sabato. Al Colosseo il green pass non ha intimorito il pubblico, registrando dal 6 agosto circa 8.500 turisti al giorno. E ieri sera il tour della “Luna sul Colosseo” è andato sold out. Non sono mancati piccoli disagi, come quello segnalato sui canali social dalle guide turistiche («Oggi al Palatino hanno lasciato le pistole per misurare la febbre sotto il sole e quindi avevamo tutti 44 di febbre. Ci hanno lasciato ben 20 minuti sotto il sole cocente prima di capire che l’errore era il loro»). Alla Galleria Borghese ad agosto sono stati aumentati i turni di visita a 180 persone per 5 turni di 2 ore ciascuno al giorno (all’inizio erano 100) per accogliere la crescente richiesta del pubblico. «La crescita è del 30 per cento circa, con turni sempre quasi al completo e turisti esteri in crescita», avvertono dalla direzione. 
 

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