Roma, stampano banconote false e comprano pizza: arrestati radiologo e commerciante

Roma, stampano banconote false e comprano pizza: arrestati radiologo e commerciante
3 Minuti di Lettura
Venerdì 12 Giugno 2015, 18:29 - Ultimo aggiornamento: 18:44
Un po' ricordano Totò e Peppino ne La Banda degli onesti, il film dove i due attori stampavano soldi falsi. Due ragazzi romani, un radiologo disoccupato e un commerciante della zona Laurentina, sceglievano le piccole attività commerciali, come panifici e pizzerie, e bar, evidentemente non dotate del macchinario per riconoscere le banconote false, per fare acquisti del valore di pochi euro pagando con banconote da 50 euro “false” e, gli ignari commercianti consegnavano il cospicuo resto al cliente. Esattamente come Totò e Peppino.



In questo modo due giovani romani, che dopo essere stati intercettati sono stati arrestati dagli agenti della Polizia di Stato in servizio al Commissariato di Albano Laziale diretto dal vice questore Domenico Sannino, trascorrevano le giornate, ottenendo da tale attività un notevole guadagno.



Grazie alla segnalazione di un commerciante, che dopo aver rifiutato il pagamento della merce con la banconota “falsa” aveva visto dileguarsi i due uomini a bordo di una Smart di colore azzurro, sono iniziate le ricerche da parte degli agenti della squadra anticrimine. L'auto è stata intercettata poco dopo con i due uomini a bordo da una pattuglia in borghese.



Da un primo rapido controllo il conducente, C.D. di 26 anni, è stato trovato in possesso di circa 300 euro in banconote di piccolo taglio, frutto evidentemente di tutti i “resti” ricevuti a seguito della spendita delle banconote false, mentre il passeggero, V.F. anch’egli di 26 anni, è stato trovato in possesso di una banconota da 50 euro falsa.



Uno dei due aveva inoltre uno scontrino dell’importo di 2 euro e 50 relativo ad un acquisto effettuato presso un forno di Genzano. Contattato il proprietario del forno, questi ha confermato di aver ricevuto poco prima da un giovane, una banconota da 50 euro e che, successivamente controllata, si è accorto essere falsa.



Dopo aver presentato la denuncia al Commissariato, l’uomo ha consegnato la banconota che presentava lo stesso numero di serie di quella rinvenuta indosso al V.F., riconosciuto dalla vittima attraverso individuazione fotografica. Anche il commerciante di Albano, che precedentemente aveva rifiutato la banconota falsa, ha riconosciuto nel corso dell’individuazione fotografica V.F. quale autore del tentativo della spendita.



Nel corso delle perquisizioni effettuate a Roma presso le abitazioni dei due giovani sono stati rinvenuti documenti d’identità falsi, modulistica relativa incidenti stradali nonché certificati medici “in bianco” e altre banconote false da 10 euro nonché la somma di 3.200 euro, provento dell’attività illecita. I due giovani pertanto sono stati arrestati per la spendita di denaro falso.



A Totò e Peppino, invece era andata meglio, visto che la coppia, assieme al terzo complice, avevano deciso di distruggere tutto per evitare di finire in galera.
Bruciando anche - nella gag finale - lo stipendio di uno dei tre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA