Roma, il ritorno a casa di Romina e Susanna: le gemelle hanno partorito assieme nei giorni neri del virus

Le gemelle Susanna e Romina Pacini dei Castelli Romani: hanno partorito nello stesso giorno al San Giovanni
di Tiziano Pompili
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Martedì 30 Marzo 2021, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 16:28

Radiose le mamme, belle le bambine, orgogliosi i neo-papà. Sono tornate a casa ieri Susanna e Romina Pacini, le gemelle di 37 anni che sabato hanno partorito (in modo naturale) le piccole Alessia e Carola a distanza di quattro ore l’una dall’altra presso l’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma nei giorni del Coronavirus. L’eccezionale evento, cone le piccole concepite nella scorsa estate, in piena epidemia di Covid. ha avuto una grande eco in tutta l’area dei Castelli Romani, anche a nord della princia, e in particolare nelle comunità di Monte Compatri e Rocca Priora da dove provengono le famiglie dei protagonisti di questa fantastica storia. Romina e Susanna (che hanno una sorella maggiore, Ilaria, più grande di quattro anni e mamma di Penelope) sono nate a Rocca Priora dalla storia d’amore tra Tonino e Sesa (oggi rispettivamente 70enne e 63enne, felicemente pensionati) e poi si sono spostate con la famiglia nella vicina Monte Compatri.

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Successivamente Romina (laureata in Economia e commercialista di professione) ha messo su famiglia con il concittadino Marco Felici a cui ha già regalato il primogenito Emanuele (4 anni a maggio), mentre Susanna (laureata in Lingue e dipendente di una società che organizza eventi) ha sposato Tommaso Fiore con cui è andata a vivere a Rocca Priora e con cui sabato ha condiviso la gioia della prima volta da genitori. «Secondo me - scherza Tonino Pacini, il papà delle gemelle, che in un colpo solo ha visto raddoppiare il numero dei nipoti da due a quattro - quando nacquero l’11 settembre del 1985 (il giorno successivamente diventato fatidico per l’attentato alle Torri Gemelle del 2001, ndr), il cordone non lo tagliarono benissimo perché il loro legame è stato sempre fortissimo e questo fatto lo conferma.

 

Comunque, non potendo star loro vicini in ospedale a causa delle restrizioni Covid, sono state ore davvero durissime per noi e in particolare per me: mi sentivo inutile, “appeso” alle notizie che ci arrivavano sul cellulare e che raccoglieva mia moglie Sesa.

Per fortuna tutto è filato liscio e al fianco di Romina e Susanna ci sono stati Tommaso e Marco che sono due ragazzi davvero perfetti. Ora la parte più difficile sarà la gestione degli spazi tra le due neonate e gli altri nipotini Emanuele e Penelope: cercheremo di non fare differenze e ce li godremo alla grande. Non a caso, ho comprato un pulmino da otto posti con cui li porterò tutti a spasso». 

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Anche dai sindaci dei due paesi sono arrivati messaggi di congratulazioni alle famiglie: «Una storia che rappresenta un grande segnale di speranza, in un periodo in cui il tasso di natalità è in ribasso – dice il primo cittadino di Rocca Priora Anna Gentili – Conosco bene Tommaso, uno dei papà, talento roccapriorese del mondo della musica: quando l’ho sentito era al settimo cielo. Il nostro paese conta più di 200 positivi e quindi in questo momento non possiamo festeggiare a dovere queste famiglie, ma lo faremo appena possibile». Anche Fabio D’Acuti, sindaco di Monte Compatri, si è congratulato coi famigliari: «Li conosco personalmente e Susanna è un’amica strettissima di mia sorella, da piccola era praticamente sempre a casa nostra. La particolarità del doppio lieto evento rende questa storia davvero magica. Come Comune siamo estremamente attenti alle nuove nascite e anche quest’anno le incoraggeremo con un aumento del bonus bebè per i nuovi nati residenti a Monte Compatri». Nell’ondata impetuosa di auguri, c’è qualcuno che ha sollevato un delirante dubbio in un gruppo Facebook di Ciampino: «Partorire un figlio nello stesso giorno della sorella mi sembra quasi preparato, giusto per fare notizia». Se la natura sa dare dimostrazioni straordinarie come nel caso delle gemelle Pacini, è altrettanto vero che a volte le parole su Facebook sembrano un mero “sfogatoio” di chissà cosa.

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