Rifiuti, Sos via Cortina d'Ampezzo: «Il parco è una discarica»

La denuncia dei residenti: «Un viavai continuo di incivili che scaricano rifiuti»

Rifiuti, Sos via Cortina d'Ampezzo: «Il parco è una discarica»
di Alessia Marani
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Venerdì 28 Aprile 2023, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 09:01

Un vecchio cartello con lo sfondo azzurro mostra le tante possibilità di godersi il verde di via Cortina d'Ampezzo, in una zona immersa nel Parco dell'Insugherata: c'è il sentiero che passa per la Panoramica e conduce al parco, facile da fare e in quindici minuti; oppure si può passare per via dell'Acqua Traversa, 20 minuti e un tragitto un po' più difficoltoso, altrimenti è possibile salire in sella alla bici e percorrere 2,3 km all'andata e altrettanti al ritorno per bearsi di un angolo incontaminato pur essendo in città. Peccato, però, che i sentieri si trasformino in un tour delle discariche a cielo aperto. Una passeggiata a ostacoli per schivare vecchi ferri arrugginiti, divani e persino attrezzi dismessi di palestre o di scuole.


LA RABBIA
La denuncia arriva da un gruppo di cittadini di Roma Nord, da anni sentinelle del quartiere. «I residenti di via Cortina d'Ampezzo ci hanno segnalato continui scarichi di rifiuti nel Parco dell'Insugherata e nell'area verde sottostante ad alcuni centri sportivi, scuole, vivai, persino a pochi passi da una stazione dei carabinieri - spiega l'attivista Luca Pagni di #ZonaRomaNord-. Ebbene, siamo andati a verificare e abbiamo constatato qual è la situazione con i nostri occhi. Purtroppo non è stata una piacevole scoperta».


La testimonianza è corredata da un fitto dossier fotografico. Basta muovere gli stessi passi per rendersene conto. Ci sono resti di autovetture e di motocicli, gruppi elettrogeni, bidoni arrugginiti, materiali a uso vivaistico o di risulta di lavori edili, pezzi di eternit, colonne e tavole di polistitorolo, tappeti, bottiglie di plastica, rotoli di erba sintetica per campi da calcio, palloni, scarpe e scarpini, e perfino banchi di scuola con sedie rotte e giochi per bambini.

Insomma, di incontaminato c'è poco o nulla. «Ci chiediamo chi possa averli gettati là e perché non vi siano controlli o quantomeno foto-trappole. Noi cittadini ci stiamo organizzando per una bonifica fai-da te ma, spesso, anche quando intervengono i Retake per giorni rimangono cumuli di rifiuti da rimuovere come sta avvenendo sotto il ponte di Corso Francia».


LE SEGNALAZIONI
Da quanto raccontano i residenti nei pressi di viale Casale Piombino sarebbero stati visti entrare mezzi pesanti per lo scarico dei rifiuti nelle aree verdi sottostanti. Gli abitanti hanno una soluzione. «Sarebbe auspicabile - aggiunge ancora Pagni - che ogni condominio o privato che affacci sul parco, si preoccupi di pulire le proprie aree verdi e magari anche le porzioni di parco pubblico su cui si affacciano le proprie proprietà, questo anche con una convenzione diretta con il Municipio o l'Ente parco». Poco sopra, nel fazzoletto di terreno occupato dal cosiddetto "Parco degli uncinetti" la prospettiva, non a caso cambia: qui alla manutenzione dell'area ci pensa l'associazione "Amici del XV Municipio" presieduta da Francesca Merolla che ha abbellito i rami degli alberi con uncinetti di famiglia. Altro problema: la questione cinghiali. In questo caso non è presente nemmeno una recinzione elettrosaldata a prova di incursioni indesiderate. Le segnalazioni sono state inoltrare all'Ente Regionale Roma Natura, ad Ama, al Campidoglio e al XV Municipio. Missive in cui viene evidenziata la situazione di pericoloso degrado e abbandono del verde pubblico nella zona.
 

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