Emergenza rifiuti a Roma, c'è il via libera dell'Europa al termovalorizzatore. Gualtieri: basta discariche

Il sindaco: «Il piano è partito, ridurremo la spazzatura e faremo più differenziata»

Emergenza rifiuti a Roma, c'è il via libera dell'Europa al termovalorizzatore. Gualtieri: basta discariche
di Francesco Pacifico
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Venerdì 31 Marzo 2023, 07:10 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 15:21

Primo via libera da Bruxelles al termovalorizzatore che Roma vuole inaugurare entro il 2026. «La commissione non si oppone, perché lo hanno tutte le grandi città europee. Noi sosteniamo il piano ambizioso che ci è stato presentato», ha scandito il commissario Ue all'Ambiente, agli Oceani e alla Pesca, Virginijus Sinkeviius, ieri in missione nella Capitale per valutare l'avvio della messa in sicurezza dell'ex discarica di Malagrotta, al centro di un procedimento d'infrazione comunitario per la mancata bonifica.
Sinkeviius ha pronunciato le sue parole al termine di un incontro in Campidoglio con Roberto Gualtieri. Il sindaco, e commissario governativo all'emergenza rifiuti, gli ha illustrato il suo piano per superare le discariche. L'esponente della Ue ha chiarito che Bruxelles valuterà, quando l'opera sarà conclusa, se l'impianto risponde a quelli che sono gli obiettivi comunitari per il trattamento e lo smaltimento dei materiali. In primo luogo «le dimensioni dell'impianto (quello romano brucerà e trasformerà 600 tonnellate di talquale all'anno, ndr), che non possono essere tali da limitare lo sviluppo della raccolta differenziata».

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Di conseguenza, con il nuovo impianto di Santa Palomba Roma deve raggiungere il target del 65 per cento di riciclaggio e riuso della sua spazzatura: vuol dire, da un lato, spingere i suoi cittadini a una maggiore separazione dei materiali, dall'altro investire in strutture come biodigestori per l'organico o presse per aumentare le lavorazioni su carta e plastica. Di per sé, la Ue non boccia la tecnologia scelta dal sindaco, anche tenendo conto che i termovalorizzatori sono pochi in tutta l'area del Centro Sud. Senza dimenticare che la Capitale nel suo piano «non prevede discariche nel territorio» e guarda a «riciclaggio e riutilizzo quali misure importanti, nonostante le difficoltà che ci sono in una città con tantissimi turisti come Roma».
ALTRE RISORSE
Gualtieri e Sinkeviius hanno anche discusso delle possibilità per Roma di finanziarie politiche ambientali - come la riforestazione, la riconversione delle flotta del trasporto pubblico o la transizione digitale - con altri capitoli di spesa comunitaria.

 


Mentre va avanti l'iter per la realizzazione dell'impianto di Santa Palomba, ieri si è mostrato soddisfatto il sindaco di Roma. Prima ha sottolineato di «non avere notato freddezza» da parte della nuova segretaria del Pd, Elly Schlein. Quindi ha ringraziato la Ue per «la sintonia sul suo piano» e ha garantito che «la quota indifferenziata sarà in linea con la gerarchia europea dei rifiuti: bisogna assolutamente ridurre i rifiuti, riciclarli e riutilizzarli evitando le discariche». Concetto ribadito anche dal nuovo governatore del Lazio, Francesco Rocca, che ieri ha partecipato al sopralluogo a Malagrotta: «Il problema dei rifiuti a Roma va risolto. L'era delle discariche è finita. Nel nuovo piano rifiuti daremo risposte concrete per la chiusura del ciclo, senza ideologie o rallentamenti. Al riguardo l'ente - anche su richiesta del ministero dell'Ambiente - sta accelerando per aggiornare il testo, dove non sono previsti termovalorizzatori. Nel documento strategico della giunta Rocca, accanto a un «rafforzamento della raccolta differenziata particolarmente a Roma» e la realizzazione «di impianti di trattamento propedeutici alla filiera del recupero, riuso, riciclo», c'è anche la costruzione di linee di termocombustione per la chiusura del ciclo dei rifiuti regionali e in località idonee, non confliggenti con le vocazioni del territorio».
 

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