Roma, ragazzi disabili rifiutati da 13 licei. Le mamme: «Un'odissea iscriverli a scuola, il ministro faccia qualcosa»

La denuncia: «Una scuola ha rifiutato i ragazzi perché non appartenenti al loro "bacino d'utenza"»

Roma, ragazzi disabili rifiutati da 13 licei. Le mamme: «Un'odissea iscriverli a scuola, il ministro faccia qualcosa»
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Lunedì 15 Maggio 2023, 20:56 - Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 06:30

A Roma, per un genitore di figlio disabile, anche una semplice iscrizione a scuola può diventare un'odissea. È la storia raccontata da quattro mamme della Capitale, che hanno visto i propri figli (con gravi disabilità cognitive) rifiutati da numerosi licei. E anche quando non c'è stato un rifiuto esplicito, i ragazzi sono stati comunque costretti dalle scuole a scegliere altri istituti per le evidenti carenze strutturali e di sostegno.

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Roma, licei rifiutano iscrizione di ragazzi disabili: la denuncia delle mamme

La vicenda è raccontata da una delle madri: «Non mi sarei mai aspettata che di vivere una situazione simile. È stata un'odissea. Abbiamo contattato 12/13 licei ma alla fine sono stata costretta a iscrivere mio figlio in una scuola paritaria. Il ministero faccia qualcosa». A parlare della propria storia all'Ansa, è Sara (nome di fantasia richiesto per la tutela del figlio, un ragazzo di 15 anni con disabilità cognitiva) che assieme ad altre tre mamme, con i figli alla stessa scuola media in un quartiere di Roma nord, si sono viste rifiutare l'iscrizione dei ragazzi da licei di diverso indirizzo. Sara spiega di essersi rivolta inizialmente all'Istituto Emilio Sereni poiché, come liceo agrario, poteva essere più adatto.

Purtroppo, già dal Sereni, la questione è diventata a dir poco complicata e a febbraio è arrivato il no all'iscrizione.

Da lì è emerso il nodo: A fronte della legge 104 «che prevede che l'alunno disabile abbia il massimo punteggio nelle graduatorie - spiega la mamma di un altro ragazzo - è stata emessa una circolare ministeriale che delega e dà mandato ad ogni singolo Consiglio di istituto di decidere i criteri per avere la precedenza». Il «Sereni ha rifiutato 3 ragazzi con disabilità perché non appartenenti al "bacino di utenza" della scuola. E la preside è stata sorda a qualunque appello anche da parte dell Usr», denuncia la mamma.

Da qui tante le scuole vagliate dalle quattro donne, troppe. Cosa di cui, tardivamente, si è preoccupata anche la dirigente scolastica dell'istituto dove sono tutt'ora iscritti i quattro i giovani, sollecitando l'Usr. Tra i licei contattati ci sono istituti di diverso indirizzo e di diverse zone di Roma come il Domizia Lucilla, il Vespucci, l'istituto Enrico Fermi, il Pascal, il Calamandrei e il liceo scientifico Farnesina. Alcune risposte sono state per Sara emblematiche, come quella arrivata dal Fermi: «Perché li dovete iscrivere in queste scuole... una scuola vale l'altra se non sono in grado di fare grandi cosè», avrebbe detto l'insegnante di sostegno. Così da parte di Sara arriva l'appello diretto al ministero «perché questo non accada più, affinché si applichi la precedenza - in teoria già data dalla legge 104 - per le iscrizioni di questi ragazzi. I nostri figli hanno diritto a studiare - sottolinea Sara - Per questo, però, servono risorse maggiori per gli insegnanti sostegno. E dei fondi per far sì che le scuole prevedano laboratori e attività idonee».

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