Roma, raduno di auto d'epoca per chiedere una deroga. «Uscire solo la domenica sarà la fine di un mondo»

Un indotto che solo per il comune di Roma tocca i 190 milioni di euro l’anno

Roma, raduno di auto d'epoca per chiedere una deroga. «Uscire solo la domenica sarà la fine di un mondo»
di Raffaele Marra
3 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Febbraio 2023, 17:11

Erano quasi 250 le “auto storiche” al raduno romano di Ponte Galeria, unite tutte insieme, con in testa la regina una Balilla spider sport del ’36, in un solo rombo per chiedere una deroga al sindaco di Roma per farle circolare anche nei giorni feriali all’interno della fascia verde. «I nostri tesserati sono 1.300 ma in questo raduno eravamo 250 auto. Tra soci, familiari accompagnatori, visitatori abbiamo toccato più di un migliaio di presenze - dice il presidente della scuderia romana La Tartaruga Fabrizio Consoli - questo è un settore con migliaia di appassionati con un indotto che solo per il comune di Roma tocca i 190 milioni di euro l’anno e penso che oltre ad essere un discorso culturale sia anche economico. Abbiamo parlato con tutti i soci della circolazione nella Capitale per sensibilizzare il comune affinché venissero introdotte delle regole o una normativa meno stringente di quella attuale verso il motorismo storico».

 

Le auto storiche prima potevano circolare il sabato e la domenica e in occasione di eventi autorizzati dagli organi competenti. «Da quest’anno oltre ad essere stati estesi i confini della fascia verde sono state aumentate anche le categorie interessate dal divieto (motoveicoli e ciclomotori e auto storiche che prima potevano circolare in deroga, ndr) - conclude Consoli - le auto d’epoca adesso potranno circolare solo la domenica e in occasioni di manifestazioni, con divieto di circolazione ma anche di sosta.

Il problema maggiore per tutti gli appassionati però sono gli obblighi della revisione e della possibilità di fare controlli meccanici di manutenzionei. Si potranno portare le auto in officina solo nei giorni feriali quando sono aperte, ma il nostro disappunto è doppio, per la prima volta in questo divieto vengono compresi anche i mezzi a gpl, e molte macchine di interesse storico avevano optato per questo tipo di alimentazione e adesso si trovano tagliate fuori. La nostra richiesta al Sindaco e all’amministrazione comunale è di trovare una soluzione, quantomeno nelle fasce orarie pomeridiane feriali per far spostare le auto per la manutenzione ordinaria oppure trovare una disciplina diversa che contempli delle deroghe e soprattutto con un distinguo tra i mezzi “vecchi” e quelli di “interesse storico e collezionistico” è importante per non decretare la fine di un mondo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA