Roma, la mossa del Campidoglio per l'emergenza rifiuti: «Un piano da 93 milioni»

Gualtieri ha fatto il punto su Ama e su raccolta dei rifiuti e pulizia stradale

Roma, la mossa del Campidoglio per l'emergenza rifiuti: «Un piano da 93 milioni»
di Fernando M. Magliaro
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Venerdì 14 Aprile 2023, 06:05

«Puntiamo a migliorare Ama, già da quest'anno, anche attraverso investimenti che sono nel 2023 su infrastrutture e attrezzature pari a 93 milioni di euro, i servizi di raccolta dei rifiuti, pulizia e spazzamento»: il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha aperto così la sua relazione, ieri, durante la seduta straordinaria del consiglio comunale dedicata ad Ama e al problema rifiuti nella Capitale.
Una serie di investimenti: dalle nuove assunzioni, ai nuovi mezzi, aumento dei punti di raccolta e ai nuovi cassonetti quelli più grandi e quelli multimateriale presentati nelle ultime settimane.
All'incirca un anno dopo il primo consiglio straordinario dedicato ai rifiuti, ieri in Aula Giulio Cesare è andata in scena una seconda edizione ma con un panorama molto diverso. I cumuli di rifiuti che coprivano i cassonetti, eredità dell'era Raggi, ormai sono archiviati; il termovalorizzatore sta andando avanti; e che vi siano miglioramenti lo riconoscono anche le opposizioni, come ha detto chiaramente Rachele Mussolini durante il dibattito.

Gualtieri ha fatto il punto su Ama e su raccolta dei rifiuti e pulizia stradale.

E, ovviamente, sul termovalorizzatore. Detto dei 93 milioni dedicati a spazzamento e pulizia, il resto della relazione del sindaco è stato uno snocciolar cifre e dati.

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I DATI

Raccolta porta a porta: il Campidoglio ha messo in cantiere 8 nuovi centri di raccolta «dal 33 al 45% degli abitanti serviti da raccolte di prossimità». Sulla differenziata: «Attualmente si attesta al 45,9%, finalmente è tornata a crescere» «con un aumento dell'1%» come specifica poi l'assessore ai Rifiuti, Sabrina Alfonsi. Poi, Gualtieri fa ancora una volta riferimento al Piano Industriale di Ama, approvato a inizio anno, che prevede una serie di investimenti nel quinquennio per 700 milioni di euro. A conclusione, Gualtieri rifila una piccola stoccata politica: «Comprendo che una trasformazione di questa portata possa suscitare delle resistenze. Ho sempre promosso e auspicato un confronto politico civile e leale ma non permetterò che si interrompa questo processo di cambiamento atteso da tempo, di cui la città si sta accorgendo e che è indispensabile non solo per affrontare le sfide di Giubileo ed Expo ma soprattutto perché lo meritano i romani».

LE POLEMICHE

Ovviamente per le opposizioni tutte queste "luci" non si vedono e le polemiche non mancano: i 5Stelle vorrebbero un ritorno al passato e i loro interventi si focalizzano sul chiamare "inceneritore" il termovalorizzatore. Per Giovanni Quarzo (FdI), Marco Di Stefano (UdC-FI) e Fabrizio Santori (Lega) i problemi da affrontare riguardano il management Ama e scelte politiche e assunzionali considerate discutibili. Per i centristi Francesco Carpano (Calenda) e Valerio Casini c'è da spingere con ancor più forza sul termovalorizzatore e chiarire le querelle interne al Pd con l'ala insofferente al nuovo impianto. Insofferenza manifestata anche dall'estrema sinistra di Alessandro Luparelli (Sinistra civica ecologista).

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