Passaporti a rilento, a Roma tempi ridotti rispetto alla media nazionale

Boom di richieste post Covid ma mancano i libretti Disagi in tutto lo Stivale, ma nella Capitale basta un mese

Passaporti a rilento, a Roma tempi ridotti rispetto alla media nazionale
di Fernando M. Magliaro
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Mercoledì 1 Febbraio 2023, 07:33 - Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 13:42

Ottantamila viaggi rimandati, 150 milioni di mancate vendite: su scala nazionale il caos passaporti sta creando svariati danni. Almeno stando al sondaggio condotto sulle agenzie di viaggio da Assoviaggi, associazione del turismo afferente a Confesercenti. A Roma, però, secondo quanto si apprende, la situazione è complicata ma sembra un po’ meno tragica rispetto a quanto denunciato nelle ultime settimane nel resto d’Italia. Code ci sono. E il tempo medio per ottenere l’agognato passaporto può arrivare fino a un massimo di mese.

Se a Napoli la lista d’attesa per prendere un appuntamento attraverso il sito arriva addirittura a 6 mesi, a Roma la situazione non è decisamente migliore.

Dopo la compilazione della domanda, su 48 commissariati di polizia attivi a Roma e provincia, almeno dodici risultano avere possibilità di dare appuntamenti. Di questi dodici, il migliore è il commissariato di Velletri: ieri pomeriggio si poteva prendere appuntamento per oggi. Poi ci sono Civitavecchia (1 marzo), Anzio (3 marzo), Ladispoli (10 marzo), Tivoli (16 marzo) e Frascati (27 marzo). Di fatto, tutti commissariati di provincia. Dopo di che, si va per le lunghe: 11 maggio a Colleferro, 26 giugno prima data utile a Monte Mario e per Lido e Spinaceto si va rispettivamente il 14 e il 18 luglio.


LE CAUSE
Rispondendo al question time alla Camera, il ministro degli Interni Matteo Piantedosi ha spiegato le ragioni di questo caos: pratiche accumulate durante il Covid, la necessità di avere un passaporto per recarsi in Regno Unito in seguito alla Brexit. Poi, un effetto domino: problemi per avere la carta di identità e conseguenti ritardi per poi chiedere il passaporto.

«Quasi tutte le questure - ha assicurato il Ministro del Viminale - una volta acquisita l’istanza, rispettano i tempi previsti per la conclusione del procedimento di rilascio (15 giorni più altri 15 in caso di ulteriori accertamenti). Nella maggior parte dei casi, le criticità segnalate riguardano non tanto l’emissione del passaporto, quanto la possibilità di ottenere in tempi brevi un appuntamento tramite il sistema Agenda online». Piantedosi ha aggiunto che «nel 2022 sono stati rilasciati quasi 1.816.000 passaporti, con una media di oltre 151 mila al mese e un trend che non accenna a diminuire neppure nel mese corrente. Sul problema del rilascio di passaporti a rilento stiamo lavorando. Puntiamo su aperture straordinarie, intensificazione degli appuntamenti e postazioni più performanti. Confido che già dalle prossime settimane avremo un alleggerimento del carico».

Dalla Questura però fanno sapere che uno dei problemi che si sta riscontrando è la non rispondenza dei passaporti in bianco in proporzione al numero di domande presentate. Questo caos, come segnalato da Assoviaggi, ha avuto ripercussioni sul sistema turismo con rinvii delle partenze e mancante prenotazioni: il 39,7% delle imprese riporta di aver visto sfumare fino a 10 viaggi individuali o di gruppo, il 46,1% tra 10 e 30; ma c’è anche un 10,6%, che segnala di averne persi oltre 30. Spiega Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi: «Il passaporto non serve solo per andare in vacanza, ma anche per ricongiungimenti familiari, lavoro, per i figli che non lo possiedono. Insomma, non è solo una questione di business. Il problema ha un grave riflesso anche sul mondo del turismo organizzato, proprio nell’anno della ripartenza dopo il lungo stop imposto dalla pandemia dove l’Italia è stato l’ultimo paese d’Europa ad eliminare le restrizioni ai viaggi».

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