Parco di Veio, scoperto un mammifero rarissimo: «Si tratta del mustiolo etrusco»

Un esemplare di Mustiolo Etrusco, parente del topo ragno, nel Parco di Veio a Nord di Roma
di Fabio Marricchi
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Domenica 20 Dicembre 2020, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 05:12

Sono pochissimi quelli che hanno avuto la fortuna di incontrarlo. Piccolo, nero, quasi invisibile, eppure esiste ed è stato osservato anche nel Parco di Veio, tra Magliano Romano e Castelnuovo di Porto, non lontano da Morlupo. E’ il più minuscolo mammifero del mondo, può misurare da due centimetri e mezzo ad un massimo di cinque . È il cosiddetto mustiolo etrusco, un animale piccolissimo di area mediterranea-africana, parente del topo ragno, che è difficilmente individuabile. Sia per la sua natura schiva ed elusiva, sia perché è effettivamente difficile da vedere.
Nell’area del Parco di Veio due gli avvistamenti importanti: uno, con tanto di foto, a Castelnuovo di Porto. Caduto in una piscina, il mustiolo è riuscito a salvarsi salendo su una “zattera” di plastica. Le bambine che lo hanno trovato e fotografato lo hanno, poi liberato in mezzo alle sterpaglie dove vive. «Pensavamo a un insetto – hanno raccontato – poi abbiamo visto baffetti e denti e le zampette simili a quelle del topo. Era calmo. Forse non ha reagito perché era stanco».

Lo squalo bianco sembra morto sulla spiaggia. Un ragazzo lo trascina in mare, lui si riprende e nuota via


Qualche chilometro più a nord, a Magliano Romano, nei pressi di una cascata, è stata una famiglia ad imbattersi in questo minuscolo animaletto che sembra un personaggio uscito da un cartone animato: muso allungato e pronunciati baffetti. Il corpo esile, il pelo ispido lungo, una lunga coda, anch’essa fornita di peli, poi occhi piccoli e infossati, orecchie grandi. Vive negli anfratti, sotto i sassi e nei cespugli. È carnivoro, si nutre di piccoli insetti. Punta la preda ad una trentina di centimetri e poi con un balzo la morde inesorabilmente finché non la uccide e la divora.

Non è in pericolo d’estinzione, ma è una specie protetta da una legge nazionale e dalla Convenzione di Berna.

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