Occupazioni a Roma, le chat inguaiano Tobia Zevi: convocato in Commissione. Gualtieri lo difende: «Giusto ascoltare tutti»

L’assessore dovrà spiegare i messaggi sul piano casa con i leader dei movimenti.

Occupazioni a Roma, le chat inguaiano Tobia Zevi: convocato in Commissione. Gualtieri lo difende: «Giusto ascoltare tutti»
di Fabio Rossi
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Venerdì 24 Marzo 2023, 02:08 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 10:00

È bufera politica su Tobia Zevi, l’assessore del Comune di Roma coinvolto nel caso della chat da cui sarebbe emersa una presunta trattativa con il leader delle occupazioni, Luca Fagiano, sulla stesura del piano casa del Campidoglio, prima della sua approvazione. Alle richieste di dimissioni che piovono da centrodestra e Terzo polo sull’esponente della giunta di Roberto Gualtieri, si aggiunge la convocazione dello stesso Zevi da parte della commissione Trasparenza del consiglio comunale: il presidente Federico Rocca (Fratelli d’Italia) ha fissato per il 5 aprile una seduta dell’organismo di controllo di Palazzo Senatorio dedicata proprio al tema delle occupazioni abusive e dell’emergenza abitativa. Nell’occasione sarà chiesto all’assessore di chiarire i rapporti con i movimenti per la casa e se questi abbiano influito sulla redazione del piano dell’amministrazione capitolina. Le opposizioni hanno chiesto anche la convocazione di un consiglio comunale straordinario sull’argomento, di cui si discuterà nella conferenza dei capigruppo di lunedì prossimo.


L’AMMINISTRAZIONE
A difesa di Zevi è sceso in campo il sindaco: il piano casa «sarà fatto dalla giunta e dal consiglio comunale, e da nessun altro - assicura Gualtieri - Il nostro obiettivo? Più case popolari, zero occupazioni e superare quelle esistenti anche con gli sgomberi». L’inquilino del Campidoglio sminuisce il dialogo con i movimenti: «Zevi sta consultando tutte le categorie sul piano, non solo i movimenti per la casa ma anche i proprietari, gli inquilini, i sindacati: è doveroso farlo - sostiene il primo cittadino della Capitale - Il dialogo e la discussione con i movimenti ha portato a due grandi sgomberi che sono avvenuti pacificamente. Noi dobbiamo superare le situazioni di illegalità e assicurare il diritto alla casa: il piano lo presenteremo in conferenza stampa». Zevi, dal canto suo, sostiene che la chat è stata mandata in onda «con tagli e omissioni».


LA POLEMICA
In assemblea capitolina, intanto, il centrodestra si prepara allo scontro sul piano che sarà presentato dall’amministrazione. «Abbiamo chiesto un consiglio comunale straordinario, perché crediamo che il sindaco Gualtieri debba metterci la faccia: deve venire in aula a chiarire l’intera vicenda - sottolinea Rocca - Se le chat sono vere, come pare, è scandaloso, tenendo presente che noi non abbiamo ancora visto nulla».

La Lega rincara la dose: «Le chat andate in onda dimostrano chiaramente come le istituzioni capitoline siano succubi nei confronti di associazioni che riescono a ottenere le risposte che vogliono - attacca Fabrizio Santori, capogruppo del Carroccio - A ulteriore dimostrazione di questa dinamica ci sono gli atti ufficiali della giunta Gualtieri: dalla inaccettabile direttiva del sindaco per riconoscere la residenza a chi ha occupato, fino al cambio della delibera che aumenta la percentuale di case popolari da assegnare a chi è stato protagonista di un’occupazione».

Il Campidoglio «flirta con gli occupanti e i movimenti per la casa, che sono da sempre i difensori della illegalità - incalza Giovanni Quarzo, capogruppo Fdi - Interverremo con grande determinazione sul Governo nazionale e sulla Regione Lazio a finché isolino un’amministrazione così inefficiente e così discutibile su questi temi».

Per Forza Italia interviene Maurizio Gasparri: a Roma «più che i soggetti che si occupano di queste cose, sembra che il Comune mandi i documenti riguardanti la politica della casa a quelli che occupano le case - dice il vicepresidente del Senato - Dalle chat sembra che alcuni assessori si mettano quasi a concordare le politiche che riguardano le abitazioni con personaggi che sono stati protagonisti delle cronache per imprese tutt’altro che conformi ai principi di un corretto comportamento».

E anche l’ex sindaca Virginia Raggi spinge Gualtieri di «rimuovere immediatamente l’assessore Zevi e chiede un passo indietro al presidente della commissione Trombetti, evidentemente entrambi implicati in questa vicenda gravissima, oltre che revocare immediatamente la direttiva numero 1, che garantiva la residenza agli occupanti abusivi».
 

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